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Gérald Foltête

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Gérald Foltête

Una donna resiste

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Dal 18/11/2013al 15/03/2014
Gérald Foltête è certamente un artista eclettico per le sue molteplici vie di creazione (pittura, disegno, sculture, istallazioni, film, mobili, lampade, etc), ma di grande unità poetica. Prima di poter parlare con lui direttamente, l'abbiamo « incontrato » più volte sulla nostra posta elettronica dove ci faceva pervenire regolarmente una delle sue opere, sempre interessante.

Nato nel 1966 (nella regione di Gustave Courbet), sotto il segno della passione, Gérald Foltête pratica la pittura dall'età di 14 anni; è a quell'epoca che segue per due anni i corsi liberi d'arte della Scuola di Belle Arti di  Besançon. Allora è molto colpito dal surrealismo e soprattutto da Dali e scopre la calligrafia Giapponese di cui ama il lirismo, la dolcezza e i contrasti. A 18 anni, il giovane ha difficoltà a liberarsi dai suoi modelli e smette di dipingere.

In una prima fase la vita lo condurrà verso  diverse professioni: produttore di concerti, negoziante di vini, produttore cinematografico - un'altra passione -, realizzatore di film pubblicitari, documentari, cortometraggi e video musicali. Nel 1992 si diploma alla Scuola Superiore di realizzazione audio-visiva e per lunghi anni sarà direttore di fotografia free-lance. Dopo la creazione di parecchie strutture a Londra e in Francia, il suo percorso lo porta a montare un'agenzia di pubblicità per il Medio-Oriente. Nonostante i suoi clienti di grosso calibro, delle imprese internazionali, nel 2008 decide di chiudere tutte le sue società per consacrarsi interamente all'arte e torna a stabilirsi in Francia nel 2009.

Il disegno e la pittura risultano particolarmente adatti ad esprimere il suo universo onirico, dove coesistono fianco a fianco diverse tematiche ricorrenti come la montagna, la musica, le donne e le sue famose « macchine improbabili ». Hundertwasser diceva: « Sognare da soli, non è che un sogno. Sognare insieme, è l'inizio di una realtà! ». L'ambizione di Gérald Foltête è quella di coagulare intorno a questo concetto trascinandolo appunto dal sogno alla realtà. La sua arte si tiene in equilibrio instabile tra gli infiniti e l'artista arriva a far coabitare il massiccio del minerale delle montagne o degli astri con il leggero, l'aereo, la musica e lo spazio, in un vero poema visivo.

« Penso che siamo tutti costruiti a partire dall'educazione ricevuta e in misura maggiore dalle nostre esperienze, artistiche o no » dice Gérald Foltête. Alcune opere di bambini piccolissimi lo commuovono grandemente come del resto molti artisti dell'Art Brut, in particolare Adolf Wolfli e Carlo, per la verità e l'ossessione delle loro opere. In accordo con questa loro cifra artistica, Gérald Foltête cerca di creare delle opere prendendo le distanze dall'ambiente che lo circonda e dagli imperativi della vita (successo, denaro, etc.).

Dei gusti eclettici gli fanno citare Jerôme Bosch, Gustave Courbet per il suo rifiuto dell'ordine costituito, il movimento Dada, Arp e Chillida, entrambi interpretati sotto uno stesso tetto dove ognuno ha inventato delle forme che alleano leggerezza e pesantezza in un'incredibile armonia, i magnifici disegni di Victor Hugo, Hundertwasser e Gaudì per il loro spirito ferocemente libero, Pierre Soulages perché si interessa direttamente al "percepito" o ancora Josef Beuys e il suo concetto di "scultura sociale". Si tratta di una lunga lista.

L'artista si è creato le condizioni per essere libero e ha saputo trasformare la sua passione per l'arte in un'arte di vivere. Vive e lavora a Grasse e in questi ultimi cinque anni ha esposto più volte nella nostra regione. Con la speranza che i nostri visitatori apprezzeranno i suoi « poemi », gli auguriamo « Buona navigazione! »


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