Nato nel 1966 (nella regione di Gustave Courbet), sotto il segno della passione, Gérald Foltête pratica la pittura dall'età di 14 anni; è a quell'epoca che segue per due anni i corsi liberi d'arte della Scuola di Belle Arti di Besançon. Allora è molto colpito dal surrealismo e soprattutto da Dali e scopre la calligrafia Giapponese di cui ama il lirismo, la dolcezza e i contrasti. A 18 anni, il giovane ha difficoltà a liberarsi dai suoi modelli e smette di dipingere.
In una prima fase la vita lo condurrà verso diverse professioni: produttore di concerti, negoziante di vini, produttore cinematografico - un'altra passione -, realizzatore di film pubblicitari, documentari, cortometraggi e video musicali. Nel 1992 si diploma alla Scuola Superiore di realizzazione audio-visiva e per lunghi anni sarà direttore di fotografia free-lance. Dopo la creazione di parecchie strutture a Londra e in Francia, il suo percorso lo porta a montare un'agenzia di pubblicità per il Medio-Oriente. Nonostante i suoi clienti di grosso calibro, delle imprese internazionali, nel 2008 decide di chiudere tutte le sue società per consacrarsi interamente all'arte e torna a stabilirsi in Francia nel 2009.
Il disegno e la pittura risultano particolarmente adatti ad esprimere il suo universo onirico, dove coesistono fianco a fianco diverse tematiche ricorrenti come la montagna, la musica, le donne e le sue famose « macchine improbabili ». Hundertwasser diceva: « Sognare da soli, non è che un sogno. Sognare insieme, è l'inizio di una realtà! ». L'ambizione di Gérald Foltête è quella di coagulare intorno a questo concetto trascinandolo appunto dal sogno alla realtà. La sua arte si tiene in equilibrio instabile tra gli infiniti e l'artista arriva a far coabitare il massiccio del minerale delle montagne o degli astri con il leggero, l'aereo, la musica e lo spazio, in un vero poema visivo.
« Penso che siamo tutti costruiti a partire dall'educazione ricevuta e in misura maggiore dalle nostre esperienze, artistiche o no » dice Gérald Foltête. Alcune opere di bambini piccolissimi lo commuovono grandemente come del resto molti artisti dell'Art Brut, in particolare Adolf Wolfli e Carlo, per la verità e l'ossessione delle loro opere. In accordo con questa loro cifra artistica, Gérald Foltête cerca di creare delle opere prendendo le distanze dall'ambiente che lo circonda e dagli imperativi della vita (successo, denaro, etc.).
Dei gusti eclettici gli fanno citare Jerôme Bosch, Gustave Courbet per il suo rifiuto dell'ordine costituito, il movimento Dada, Arp e Chillida, entrambi interpretati sotto uno stesso tetto dove ognuno ha inventato delle forme che alleano leggerezza e pesantezza in un'incredibile armonia, i magnifici disegni di Victor Hugo, Hundertwasser e Gaudì per il loro spirito ferocemente libero, Pierre Soulages perché si interessa direttamente al "percepito" o ancora Josef Beuys e il suo concetto di "scultura sociale". Si tratta di una lunga lista.
L'artista si è creato le condizioni per essere libero e ha saputo trasformare la sua passione per l'arte in un'arte di vivere. Vive e lavora a Grasse e in questi ultimi cinque anni ha esposto più volte nella nostra regione. Con la speranza che i nostri visitatori apprezzeranno i suoi « poemi », gli auguriamo « Buona navigazione! »