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Nato a Lodz (Polonia) nel 1891, Joseph Hecht studia all’Accademia d’Arte di Cracovia (1909 – 1914). Si trasferisce poi in Norvegia dove lavora ed espone sino al 1919. Nel 1920 arriva a Parigi dove realizza molte incisioni di tema animalier. Le sue incisioni risalgono al periodo tra il 1926 ed il 1938. Durante questo periodo Joseph Hecht collabora con Stanley William...
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Biographie de Joseph Hecht
Nato a Lodz (Polonia) nel 1891, Joseph Hecht studia all’Accademia d’Arte di Cracovia (1909 – 1914). Si trasferisce poi in Norvegia dove lavora ed espone sino al 1919. Nel 1920 arriva a Parigi dove realizza molte incisioni di tema animalier. Le sue incisioni risalgono al periodo tra il 1926 ed il 1938. Durante questo periodo Joseph Hecht collabora con Stanley William Hayter alla creazione dell’Atelier 17, leggendario studio che ha influenzato molti artisti fra i quali Picasso, Chagall e Giacometti. Nel 1929 Joseph Hecht diviene membro fondatore della “Jeune Gravure Contemporaine”. Si avvicina all’associazione dei “Peintres Graveurs Independants” associazione fondata da Jean Emile Laboureur e da Raoul Dufy nel 1923. Espone i suoi lavori al “Salon d’Automne” ed al “Salon des Indépendants”; nel 1937 guadagna due medaglie d’oro alla “World’s Fair” di Parigi. Da allora le sue opere vengono esposte nelle maggiori città di tutto il mondo. Quale discendente di una famiglia ebrea, si trova costretto a lasciare Parigi prima dell’inizio della seconda guerra mondiale. Joseph Hecht si rifugia in Savoia dove lavora come agricoltore. Dopo la fine della guerra ritorna a Parigi; la salute è malferma. Hayter, di ritorno da New York, lo raggiunge ed assieme producono una incisione su rame intitolata “La Noyée” (L’annegata).
Joseph Hecht, motivato dall’amico, inizia quindi a realizzare molte incisioni e sviluppa una nuova tecnica di incisione in rilievo. Muore nel 1951 nel suo appartamento parigino a seguito di una crisi cardiaca.
Vedere e scoprire
Le opere presentate qui non sono alla vendita.
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
* « L'oeuvre gravé », D. Tonneau-Ryckelynck et Roland Plumart, Ed. Musée de l'Estampe de Gravelines, 1992Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « New Ways of Gravure ». Stanley William. Hayter, Oxford University Press, Londres, 1966* « Gravures et Livres de Joseph Hecht », catalogue d'exposition, Bibliothèque Municipale de Mulhouse, 1968
* « Atelier 17 », Joan Moser, catalogue d'exposition, University of Wisconsin, Madison, 1977
* « Joseph Hecht », M. A. Roosevelt, catalogue d'exposition, Dolan/Maxwell Gallery, Philadelphie, 1985
* « Traité de Gravure », Eugène Rouir, Ed. Le livre et l'estampe, 1994
* « Joseph Hecht 1891-1951 », catalogue d'exposition, Galerie Arsène Bonafous-Murat, Paris, 1998
Sito web :
Nessuno sito internet per l'artista.Saperne un po' di più :
Francobollo :
Nessuno bollo realizzato a questo giorno.Movimenti dell'arte
- + ATELIER 17 / 1927-1965 / Anton Prinner, Mauricio Lasansky, Jacques Lipchitz, Mark Rothko, ecc.
Valutazione - Mediazione
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Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti