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Daniel Spoerri nasce a Galati (Romania) nel 1930. Dopo l'esecuzione del padre ad opera dei nazisti, la famiglia si rifugia in Svizzera nel 1942. Incontra Jean Tinguely a Basilea nel 1949. Inizialmente Spoerri diventa ballerino all'Opera di Berna, poi si consacra al teatro come regista, attore, mimo e scenografo. Si stabilisce a Parigi nel 1959, crea le Edizioni
Daniel Spoerri nasce a Galati (Romania) nel 1930. Dopo l'esecuzione del padre ad opera dei nazisti, la famiglia si rifugia in Svizzera nel 1942. Incontra Jean Tinguely a Basilea nel 1949. Inizialmente Spoerri diventa ballerino all'Opera di Berna, poi si consacra al teatro come regista, attore, mimo e scenografo. Si stabilisce a Parigi nel 1959, crea le Edizioni MAT, inventa i suoi primi « quadri-trappole », con la proposta insolita di oggetti quotidiani ammassati nella sua stanza d'albergo; questo lavoro lo conduce naturaalmente a raggiungere il gruppo dei Nouveaux Réalistes nel momento della sua formazione nel 1960. Daniel Spoerri continuerà sempre il suo percorso di trasfigurazione del reale. Nel 1963, in contatto con George Maciunas e Fluxus, l'artista comincia a collezionare dei pasti alla Galleria J. Apre un ristorante a Düsseldorf (1968), vi serve dei piatti che prepara lui stesso; crea una Eat-Art Galleria dove invita clienti ed artisti a confezionare opere commestibili (personaggi in pan di spezie di Richard Lindner, zuccheri d'orzo di César, etc). Spoerri diventa famoso realizzando dei quadri trappole ricavati dai resti dei pasti dei clienti. L'artista si spingerà sempre più lontano nel concetto di evacuazione di ogni creatività, facendo eseguire alcune sue opere da terzi e apponendo poi la sua firma. Nel 1972, il Centro Nazionale di Arte Contemporanea di Parigi gli consacra una retrospettiva. Accumulando, facendo l'inventario, Daniel Spoerri s'interessa al rapporto fra il soggetto scelto e la tecnica utilizzata, tocca diversi temi che riguardano l'uomo; mette in scena il quotidiano per coglierne la realtà poetica con uno sguardo spesso permeato di humour, ama mescolare i generi ed i sensi (vista, odorato, tatto), si diverte a tramutare il reale.
Biographie de Daniel Spoerri
Vedere e scoprire
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Nessuno catalogo referenziato. Tutti i cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « Le musée vécu de Daniel Spoerri - Daniel Spoerri. Leben und Werk », pour Kultur Zürich Heft n°1, janv. 1989* « Spoerri », André Kamber, Christine Kobel, catalogue d'exposition, Centre Georges-Pompidou, Paris, 1990
* « Spoerri », Otto Hahn, collection La création contemporaine, Ed. Flammarion, Paris, 1990
* « Daniel Spoerri : la collection de Mama W. », Jean-Hubert Martin, Château d'Oiron, Oiron (Deux-Sèvres), 1993
* « Daniel Spoerri », Heidi Violand-Hobi, Prestel Verlag, Munich, 1998
* « Chambre n°13 di Daniel Spoerri », Barbara Räderscheidt, Salvatore Mazza (photo), Ed. Canopo, Prato, 1999
* « Daniel Spoerri beschreibt 54 Werke », Museum Jean Tinguely Verlag, Bâle, 2001
* « Anekdotomania - Daniel Spoerri über Daniel Spoerri », Margrit Hahnloser, catalogue d'expositions, Ostfildern/Ruit, Hatje Cantz Verlag, Berlin, 2001
* « Dictionnaire de l'art moderne et contemporain », Gérard Durozoï, Ed. Hazan, Paris, 2006
Sito web :
http://www.danielspoerri.org/Saperne un po' di più :
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Francobollo :
Nessuno bollo realizzato a questo giorno.Movimenti dell'arte
- + NUOVO REALISMO / 1960-1970 / Gérard Deschamps, François Dufrêne, Raymond Hains, ecc.
- + FLUXUS / 1960-1972 / Georges Maciunas, George Brecht, John Cage, Robert Filliou, Per Kikerby, Nam June Paik, ecc.
Valutazione - Mediazione
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Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti