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Il pittore e scultore italiano Alighiero Boetti nasce a Torino nel 1940. Nel 1967, per la sua prima esposizione personale alla torinese Galleria Stein, presenta essenzialmente delle sculture per le quali utilizza dei procedimenti di giustapposizione o sovrapposizione di materiali. In quello stesso anno (con Mario Merz, Jannis Kournellis, Luciano Fabro, Michelangelo Pistoletto e Giulio Paolini) partecipa all’esposizione « Arte Povera », che darà il nome al movimento e lo...
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Biographie de Alighiero Boetti
Il pittore e scultore italiano Alighiero Boetti nasce a Torino nel 1940. Nel 1967, per la sua prima esposizione personale alla torinese Galleria Stein, presenta essenzialmente delle sculture per le quali utilizza dei procedimenti di giustapposizione o sovrapposizione di materiali. In quello stesso anno (con Mario Merz, Jannis Kournellis, Luciano Fabro, Michelangelo Pistoletto e Giulio Paolini) partecipa all’esposizione « Arte Povera », che darà il nome al movimento e lo farà conoscere. Nel 1971, l'artista scopre l'Afghanistan e, a Kaboul, inizia una collaborazione con delle ricamatrici creando nel corso degli anni delle tapezzerie come le sue famose carte del mondo che cambiano ed evolvono seguendo le mutazioni politiche. Nel 1972 si stabilisce a Roma dove scopre la gioia della luce e dei colori. Boetti si staccherà gradualmente dall’« Arte Povera », per diventare una voce a parte e totalmente personale sulla scena artistica internazionale contemporanea. Artista concettuale e polivalente, produrrà una grande varietà di opere: i Monocromi alla penna biro, le tappezzerie ricamate su tela, i « Quadrati magici », i « Tutto » (sorta di puzzle di grande spessore), i lavori postali, etc. Talvolta l’'artista delega l’esecuzione delle sue opere. L'idea del tempo che passa, ineluttabile, l’io e lo spazio, rappresentano indubbiamente i soggetti ricorrenti di Alighiero e Boetti (a partire dal 1973, l’artista aggiungerà questa “ e” fra il suo nome e cognome nel desiderio di uno sdoppiamento di personalità). Alighiero Boetti ha esposto i suoi lavori nelle mostre più prestigiose ed emblematiche della sua generazione (Roma, Parigi, New York, etc) e riceverà un premio per la sua mostra alla Biennale di Venezia nel 1990 dove avrà partecipato ben sei volte. La Biennale gli renderà anche un omaggio postumo nel 2001. L'artista è morto a Roma nel 1994.
Vedere e scoprire
L'opera presentata qui non è alla vendita.
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
* « Alighiero Boetti - Catalogo Generale », Vol. I, Jean-Christophe Ammann, Ed. Electa, 2009* « Alighiero Boetti - Catalogo Generale », Vol. II, Jean-Christophe Ammann, Ed. Electa, 2012
* « Alighiero Boetti - Catalogo Generale », Vol. III, 1ère partie, Jean-Christophe Ammann, Ed. Electa, 2015 * « Alighiero Boetti - Catalogo Generale », Vol. I, Jean-Christophe Ammann, Ed. Electa, 2009 * « Alighiero Boetti - Catalogo Generale », Vol. II, Jean-Christophe Ammann, Ed. Electa, 2012 * « Alighiero Boetti - Catalogo Generale », Vol. III, 1ère partie, Jean-Christophe Ammann, Ed. Electa, 2015 Tutti i cataloghi ragionati
Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « Alighiero e Boetti - Shaman/Showman », Anne Marie Sauzeau, Umberto Allemandi & C., Turin, 2001* « Ordre et désordre du monde oeuvres 1967-1990 », Anne Marie Sauzeau et autres, Frac Bourgogne, Dijon, 2003
* « Alighiero e Boetti », E. Belloni-Elena Carotti, catalogue d'exposition, Ed. Charta, Milan, 2004
* « Alighiero e Boetti - Mappa », Jean-Christophe Ammann, Ed. Les Presses du réel, Dijon, 2010.
Sito web :
http://www.archivioalighieroboetti.it/Saperne un po' di più :
In omaggio a Alighiero Boetti
L’une de ses dernières œuvres est l’autoportrait d'un homme au crépuscule de sa vie, confronté à la maladie et proche de la mort (« Autoritratto » 1993-94). Au cours de l’été 1993, on diagnostiquera à Alighiero Boetti (Alighiero e Boetti) une tumeur au cerveau ; elle l'emportera l'année suivante. Le 24 avril 1994, le peintre, sculpteur et plasticien italien meurt dans sa maison de la via Teatro Pace à Rome. Il avait 53 ans. Selon ses vœux, il sera incinéré. Alighiero Boetti avait souhaité que ses cendres soient dispersées dans les eaux du lac de Band-E-Ami en Afghanistan, mais les difficultés dues à la situation politique et à divers problèmes logistiques ne l’ont pas permis. En son hommage, avec respect, ce lilas blanc d’Afghanistan.
"On était allé trop loin dans l’importance accordée aux matériaux […], c’était devenu une affaire de droguiste. Voilà pourquoi en 1969, j’ai quitté l’atelier que j’avais. Je suis parti en laissant tout ça et j’ai recommencé à zéro avec un crayon et une feuille de papier." - Alighiero Boetti
"Le tambour est le seul instrument dont se servent, partout dans le monde, les shamans et les « hommes médecine » parce que l’on peut déclencher une transe par ses rythmes. Quelques fois, lorsque vous jouez, vous vous trouvez vous-même lévitant à un mètre au-dessus du sol." - Alighiero Boetti
"Comptant parmi les œuvres les plus significatives de Boetti, les broderies, qui ont parfois demandé jusqu’à cinq années de travail, sont des concentrés de temps : « Bizarrement, j’ai la patience de les attendre, ou plutôt je ne les attends pas, elles arrivent quand elles arrivent. Il y a donc ce temps très long, et il y a aussi l’incertitude »." - Alighiero Boetti
"J'ai dessiné environ 150 mots disposés dans un carré. Aujourd'hui, quand je tombe sur une expression comme par exemple « la force du centre », précepte du yoga, je sais intuitivement que le nombre de lettres qui la composent permet de former un carré. Sur chacune de ces pièces, j'en ai produit jusqu'à cent. Mais chacun est différent pour la couleur et le style particulier de la femme qui l'a réalisé. Il ne s'agit donc ni d'une œuvre originale ni d'un multiple." - Alighiero Boetti
"Le ciel en haute altitude est un espace où commence le vide, où les parallèles se rencontrent et se con-naissent pour la première fois, où les couleurs se pulvérisent et où le peu d'oxygène favorise les rencontres extraordinaires et les visions célestes." - Alighiero Boetti
"La beauté, c'est ce qui nous rappelle que nous avons été proches des dieux." - Alighiero Boetti
Francobollo :

Movimenti dell'arte
- + ARTE CONCETTUALE / 1965-1980 / Robert Barry, Mel Bochner, Ian Hamilton Finlay, Hanne Darboven, Ilya Kabakov, ecc.
- + ARTE POVERA / 1966-1971 / Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, ecc.
Valutazione - Mediazione
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Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti