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Niki de Saint Phalle
"Un giorno ho dipinto di rosso brillante le foglie di vite che coprivano il sesso delle statue greche nell’ingresso della scuola."
+ "Coup de coeur"
"Coup de coeur" di Niki de Saint Phalle
Le Rossignol - Décembre 2015
Elle disait : « J'ai toujours été folle des oiseaux. Comme je tardais à apprendre à lire, Papa me dit un jour : Je te ferai un cadeau quand tu sauras lire. Je répondis : un oiseau ! J'appris à lire si vite que mon père et mes professeurs en furent ébahis. »
Le rossignol est né d'un projet exaltant : la Fontaine Igor Stravinsky. Une commande publique initiée par Pierre Boulez, qui souhaitait doter le toit de l'Ircam d'un grand bassin en hommage à Igor Stravinsky, dont il fut l'ami et l'élève. Accompagné de Jacques Chirac et Claude Pompidou, il contacta aussitôt Jean Tinguely et lui suggéra une collaboration avec Joan Miro. La réponse du sculpteur suisse claqua : « Je la fais avec Niki ou je ne la fais pas ». Effervescence dans l'atelier de Niki de Saint-Phalle, où Jean Tinguely fit son shopping parmi les maquettes. « On s'est bien amusé, dit Niki de Saint-Phalle après l'inauguration de la fontaine en 1983. Stravinsky est un thème idéal, joyeux, rythmé, extravagant ». Les motifs furent puisés dans l'oeuvre d'Igor Stravinsky : Ragtime, L'Oiseau de Feu, Le Sacre du Printemps, Le Rossignol de l'empereur de Chine, Le Renard, Circus Polka, The Rake's Progress. Seize sculptures mobiles, ébouriffées de jets d'eau, un projet démocratique : huit machines de Tinguely et huit sculptures de Niki. « J'ai fait en sorte que mes couleurs soient encore plus vives pour que sa ferraille paraisse plus foncée. C'est un jeu...., dit-elle, sans vainqueur ni perdant ».
L'opéra d'Igor Stravinsky « Le rossignol » d'après le conte d'Andersen « Le Rossignol de l'empereur de Chine » lui inspira une sculpture aérienne, dans la lignée des Skinnies. « Vous pouvez apercevoir le ciel ou la nature à travers eux. J'invite le spectateur à regarder à travers mes sculptures. L'air est entré dans ma vie ».
Elle disait : « Si on vivait dans un monde joyeux, je rechercherais la tristesse, la laideur. De nos jours, la joie est un acte subversif ».
+ Francobollo
Francobollo di Niki de Saint Phalle
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
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Note di biografia
Catherine Fal de Saint Phalle, detta Niki de Saint Phalle, nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1930. Dal 1933 al 1951, vive a New York. Sarà inizialmente commediante e non riceverà alcun insegnamento artistico. Nel 1952 Niki de Saint Phalle inizia a dipingere da autodidatta.
Nel 1960 è membro del gruppo Nuovi Realisti e diviene la compagna di Jean Tinguely, che contribuirà notevolmente alla sua crescita artistica. L’artista propone delle pitture-rilievo, i “Tirs à la carabine” (“Tiri alla carabina”), delle parodie interattive dell’Action Painting ; nell’intento di desacralizzare l’arte, lo spettatore è invitato dall’artista a sparare su dei palloni pieni di pittura che cola e schizza violentemente sulla tela. Lo scandalo suscitato è enorme e fa conoscere . . . il suo nome. L’artista ha già partecipato ad esposizioni collettive del suo gruppo, quando nel ’61 le viene organizzata la sua prima personale. Niki de Saint Phalle assembla reliquie, angeli, crocefissi, che ricopre di pittura dorata.
Nel cuore degli anni ’60, intraprende la serie delle “Nanas”, caricature variopinte e barocche della condizione femminile, che l’artista modella incessantemente. Realizza questo lavoro in tutti i formati, fino ad esprimersi attraverso dei modelli giganteschi. Le sue “Nanas” sono ricche di colori vivaci, spesso di mosaici e di fragmenti di specchi. L’artista affronta tutti i temi a lei cari, la donna, la maternità, l’amore, il sogno, i mostri.
Niki de Saint Phalle realizza con lo stesso metodo (statua in poliuretano) altre serie (Musicisti di Jazz, Sportivi, Totem). Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle realizzeranno insieme delle sculture per delle committenze pubbliche. “Nanas” e “Méta-mécanique” si affrontano sempre nella “Fontana Stravinsky”, creata nel 1982 ai piedi del Centro Pompidou a Parigi. Nel 2000, Niki de Saint Phalle dona più di 170 delle sue opere al Museo d’Arte Moderna di Nizza.
L’artista si spegne nel 2002 a San Diego (California, Stati Uniti).
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
*« Oeuvre gravé 1968-1980 », D. Chenivesse et B. Kühn, Ed. Ulmer Museum, Ulm, 1980
*« Paintings, Shootings, Assemblages, Reliefs, 1949-2000 », Vol. I en 2 Vol., J. Parente, P. Restany et Z. Musaca, Ed. Acatos, Lausanne, Suisse, 2001 ("Peintures, Tirs, Assemblages, Reliefs")
*« Posters, les affiches », C. Von der Osten, Ed. Prestel, 2005
Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Niki de Saint Phalle », MNAM, Paris, 1980
- « Niki de Saint Phalle », Pontus Hulten, Verlag Gerd Hatje, Stuttgart, 1992
- « N. de Saint Phalle, rétrospective », MAM de la Ville de Paris, 1993
- « Niki de Saint Phalle », Shizue Yoko Masuda, Niki Museum, Nasu, 1998
- « Niki de Saint Phalle », Ed. Acatos, Lausanne, 2001
- « Niki de Saint Phalle - La donation », MAM de Nice, Ed. Georges Naef, 2002
- « Niki de Saint Phalle et le jardin des tarots », collectif, Ed. Hazan, 2010
- « N. de Saint Phalle, la révolte de l'oeuvre », C. Francblin, Ed. Hazan, 2013
- « N. de St Phalle : Il faut faire saigner la peinture ! », E. Reynaud, Ed. Ecriture, 2014
- « Niki de Saint Phalle », collectif, Grand Palais, Ed. RMN, 2014
Da leggere dell'artista :
- « Mon secret », Ed. de La Différence, Paris, 1994
- « Traces : une autobiographie 1930-1949 », Ed. de La Différence, 2014
Sito web :
www.mamac-nice.orgSaperne un po' di più :
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Francobollo di Niki de Saint Phalle
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
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