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Max Ernst

"Al di sopra della mezza notte volteggia invisibile l’uccello del giorno."

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Note di biografia

Maximilien (Max) Ernst é nato a Brûl (Germania) nel 1891 ; studia filosofia, storia dell’arte e psichiatria a Bonn. Inizia a disegnare molto presto. Dopo la guerra raggiunge il movimento dada a Cologna.
Dopo una prima esposizione personale organizzata nel 1921, si stabilisce a Parigi (1922). Due anni più tardi, è tra coloro che firmano il “Manifesto del surrealismo” e partecipa a tutte le esposizioni del movimento. Risulterà proscritto nella lista del regime nazista nel 1933. Nel 1940, Max Ernst viene considerato una spia del Reich e come tale è internato in Francia in un campo di detenzione. Riuscirà ad andare in esilio negli Stati Uniti nel 1941, dove sposa Peggy Guggenheim, gallerista e grande collezionista (si separeranno solo un anno dopo).
Nel 1946, sposa l’artista Dorothea Tanning, ritorna in Francia nel 1953 ed ottiene la nazionalità cinque anni piu’ tardi. Molto presto Ernst creerà dei “collages collettivi” che precedono i celebri cadaveri squisiti. Nel 1920, illustra i poemi di Eluard e quelli dei futuri surrealisti. Impiega l’automatismo e rivendica un universo surrealista. Negli anni ’20 giunge ai differenti temi delle “allucinazioni”, ricorrenti nella sua opera futura. L’artista non aveva forse scoperto questi fenomeni durante le sue malattie infantili?
Portato alla sperimentazione, metterà a punto delle nuove tecniche (strofinamento), realizzerà dei raschiamenti, delle carte incollate, delle pitture con decalcomanie. Sarà negli Stati Uniti che Ernst matterà a punto la tecnica del “dripping” (collage). Qui s’interessa all’arte degli amerindi, integrando questi mondi di poteri misteriosi alle sue opere.
Ernst, è un grande ammiratore di Van Gogh, Goya, Gauguin e Kandinsky. Muore a Parigi nel 1976. Ernst, é un artista che ha seguito coerentemente una sua strada e quasi fortuitamente ha incontrato la consacrazione.

Manifestamente artisti

L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.

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Cataloghi ragionati

Cataloghi ragionati
*« L'oeuvre sculpté 1913-1961 », A. Bosquet, Ed. Le point cardinal, 1961 *« Collagen, Inventar und Widerspruch », Verner Spies, M. Du Mont Schauberg Verlag, 1974 Tutti cataloghi ragionati

Tracce bibliografiche

Da leggere sull'artista :
  • « Max Ernst », S. Alexandrian, coll. La Septième Face du dé, Ed. Filipacchi, 197
  • « Max Ernst, rétrospective », W. Spies, Gal. nationales du Grand Palais, 1975
  • « Max Ernst, écrits et oeuvre gravé », I. R. C. avec l'étranger, Stuttgart, 1980
  • « Max Ernst », L. Derenthal, J. Pech, coll. Diffusion N.E.F, Ed. Casterman, 1992
  • « Max Ernst », MNAM, Paris, 1998
  • « Max Ernst », cat. d'expo., Ed. Galerie Malingu, Paris, 2003
  • « Max Ernst, vie et œuvre », W. Spies, Ed. Centre Pompidou, 2007
  • « M. Ernst, l'imagier des poètes », J. Drost & autres, PU Paris-Sorbonne, 2008
  • « Une semaine de bonté », coll., cat. d'expo., Musée d'Orsay, Ed. Gallimard, 2009
  • « Max Ernst rétrospective », collectif, Ed. Hatje Cantz, 2013
Da leggere dell'artista :
  • « Une semaine de bonté », J.-J. Pauvert, 1963
  • « Ecritures », Ed. Gallimard, Paris, 1970
Sito web :
www.maxernstmuseum.de

Saperne un po' di più :


Movimenti dell'arte

+ DADAÏSMO / 1916-1924 / Erwin Blumenfeld, Marcel Duchamp, Marcel Janco, Kurt Schwitters, Sophie Taueber-Arp, ecc.
+ SURREALISMO / 1924-1969 / Marcel Duchamp, Dora Maar, Kurt Schwitters, Taro Okamoto, Antonio Berni, ecc.
+ ATELIER 17 / 1927-1965 / Anton Prinner, Mauricio Lasansky, Jacques Lipchitz, Mark Rothko, ecc.
I movimenti dell'Arte

Vedere e scoprire

Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.

Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !

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