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Francobollo di Karel Appel
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
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In omaggio a Karel Appel
Karel Appel s’est éteint le 4 mai de l’année 2006 à Zurich où il vivait ; il avait 85 ans Le peintre sera enterré quelques jours plus tard au cimetière du Père Lachaise à Paris. Sa tombe, sobre, est une simple pierre plate. Le jour de sa mise en terre, l’état français, par son ministère de la culture, honora sa mémoire. En son hommage, avec respect, la fleur blanche du « pommier à pommes ».
"Ma réalité est un monde surpeuplé, possédé et frénétique, un âge barbare dans lequel je ne peux que peindre comme un barbare." - Karel Appel
"Appel fit quelque chose de violent, mais d’une violence juste, populaire : Appel est du peuple. Il n’a pas le sens du vieux scandale surréaliste. " - Christian Dotremont
"Je suis né entre deux guerres mondiales. Alors je peins la sauvagerie de mon époque. Tout le reste m’ennuie." - Karel Appel
"Je suis un peintre de mon époque. Je peins la vie telle qu’elle se déroule autour de moi. Dure, vivante, belle, cruelle, formidable." - Karel Appel
"La peinture doit détruire le passé, pour détruire les systèmes, les idées, la logique et les routines." - Karel Appel
"La peinture, c'est la force dynamique et explosive de l'intuition." - Karel Appel
Note di biografia
Karel Appel nasce nel 1921 ad Amsterdam (Paesi Bassi). Sarà allievo all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, nello stesso periodo del suo amico Corneille, dal 1940 al 1943. Mostra allora un certo interesse per Picasso, Klee e Matisse ed il suo lavoro ne risulta influenzato.
Fa la sua prima esposizione nel 1946 e nell’anno seguente incontra Constant.
Nel 1948 partecipa con Corneille e Constant, alla creazione del gruppo sperimentale (Rivista “Reflex”) che entra in contrasto con l’astrazione geometrica dominante allora nei Paesi Bassi, sulla scia di Mondrian e Van Doesburg.
In perfetto accordo il gruppo si unisce al movimento Cobra nel 1949, con il desiderio di sperimentare la creazione collettiva, i materiali e le tecniche. Sarà per Appel il periodo degli assemblaggi antropomorfici e della serie di pitture tridimensionali.
L’artista si stabilisce a Parigi nel 1950. Pratica una pittura violentemente gestuale e materica, una pittura priva di ogni riferimento alla realtà. Le esigenze del movimento Cobra si ritrovano nello stesso periodo con “l’action painting” americana.
In seguito Appel si rende conto che la sua espressione variegata mal si associa col vuoto informale, e perciò la sua opera tende verso un ritorno al disegno infantile o a quello primitivo, l’artista ricostituisce per la sua cifra creativa, un “grafismo allo stato selvaggio”. Appel fa allusione alla raffigurazione, attraverso paesaggi immaginari, animali indefiniti, nudi sofferenti.
Nel 1957, anno di un primo soggiorno negli Stati Uniti, Appel realizza una serie di ritratti di musicisti di jazz (Count Basie, Miles Davis, etc.). Seguiranno altre serie (nudi, ritratti, etc.). L’artista si cimenta a trasmettere i sentimenti violenti che il mondo gli ispira.
Nel 1964 debutta con il suo lavoro sui grandi rilievi policromi, poi sulle sculture in legno e in poliestere.
Nel 1976 Appel collaborerà per delle pitture murali con gli abitanti delle bidonville di Lima (Peru’).
Instancabile, Appel continua la sua opera : pittura, opera grafica, rilievi, etc. Esplora anche la litografia, la scultura, il collage, la pittura murale, vetrate, e tecniche miste. Appel recupera degli oggetti di scarto, dei rifiuti urbani che integra alle sue tele, mostrando al tempo stesso la collera che porta dentro, una sua parte di violenza interiore, ed un modo per esorcizzarli.
Appel muore a Zurigo, dove viveva, l’11 maggio 2006.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
*« Karel Appel, Peintures de 1937 à 1957 », M. Ragon, Ed. Galilée, Paris, 1988 *« Les sculptures », D. Kuspit, New York, 1994 Tutti cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Karel Appel painter », H. Klaus, Strengolt, Amsterdam, 1962
- « Karel Appel, de 1943 à 1967 », P. Bellew, Fabbri, Milan, 1967
- « Street Art de Karel Appel », P. Restany, Galilée, Paris, 1982
- « Karel Appel : De Cobra à un art autre », M. Ragon, coll. Débats, Ed. Galilée,
- « Karel Appel, œuvres sur papier », J-C. Lambert, Cercle d’Art, 1988
- « Karel Appel : The early years, 1937-1957 », M. Ragon, Ed. Galilée, 1988
- « Karel Appel, carnet d'art psychopathologique », R. Fuchs, Ed. Ides & Calendes, 2000
- « Oeuvres sur papier », collectif, Ed. Centre Pompidou - Sievering Verlag, 2015
- «Karel Appel : Retrospective », coll., cat. d'expo., Buchhandlung W. Konig Verl., 2016
- « Karel Appel », coll., cat., M.A.M. Ville de Paris, Ed. Paris Musées, 2017
Da leggere dell'artista :
- « Appel’s appels », Rothmans of Pall Mall, Canada, 1972
- « Propos en liberté de K. A. », F. de Towarnicki, A. Verdet, Ed. Galilée, 1985
Sito web :
www.artcyclopedia.com/artists/appel.htmlSaperne un po' di più :
Francobollo di Karel Appel
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
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In omaggio a Karel Appel
Karel Appel s’est éteint le 4 mai de l’année 2006 à Zurich où il vivait ; il avait 85 ans Le peintre sera enterré quelques jours plus tard au cimetière du Père Lachaise à Paris. Sa tombe, sobre, est une simple pierre plate. Le jour de sa mise en terre, l’état français, par son ministère de la culture, honora sa mémoire. En son hommage, avec respect, la fleur blanche du « pommier à pommes ».
"Ma réalité est un monde surpeuplé, possédé et frénétique, un âge barbare dans lequel je ne peux que peindre comme un barbare." - Karel Appel
"Appel fit quelque chose de violent, mais d’une violence juste, populaire : Appel est du peuple. Il n’a pas le sens du vieux scandale surréaliste. " - Christian Dotremont
"Je suis né entre deux guerres mondiales. Alors je peins la sauvagerie de mon époque. Tout le reste m’ennuie." - Karel Appel
"Je suis un peintre de mon époque. Je peins la vie telle qu’elle se déroule autour de moi. Dure, vivante, belle, cruelle, formidable." - Karel Appel
"La peinture doit détruire le passé, pour détruire les systèmes, les idées, la logique et les routines." - Karel Appel
"La peinture, c'est la force dynamique et explosive de l'intuition." - Karel Appel
Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !
