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Karel Appel

"Stendo la pittura con dei coltelli da pittore o con le mani, a volte dei barattoli interi in una volta sola."

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Note di biografia

Karel Appel nasce nel 1921 ad Amsterdam (Paesi Bassi). Sarà allievo all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, nello stesso periodo del suo amico Corneille, dal 1940 al 1943. Mostra allora un certo interesse per Picasso, Klee e Matisse ed il suo lavoro ne risulta influenzato.
Fa la sua prima esposizione nel 1946 e nell’anno seguente incontra Constant.
Nel 1948 partecipa con Corneille e Constant, alla creazione del gruppo sperimentale (Rivista “Reflex”) che entra in contrasto con l’astrazione geometrica dominante allora nei Paesi Bassi, sulla scia di Mondrian e Van Doesburg.
In perfetto accordo il gruppo si unisce al movimento Cobra nel 1949, con il desiderio di sperimentare la creazione collettiva, i materiali e le tecniche. Sarà per Appel il periodo degli assemblaggi antropomorfici e della serie di pitture tridimensionali.
L’artista si stabilisce a Parigi nel 1950. Pratica una pittura violentemente gestuale e materica, una pittura priva di ogni riferimento alla realtà. Le esigenze del movimento Cobra si ritrovano nello stesso periodo con “l’action painting” americana.
In seguito Appel si rende conto che la sua espressione variegata mal si associa col vuoto informale, e perciò la sua opera tende verso un ritorno al disegno infantile o a quello primitivo, l’artista ricostituisce per la sua cifra creativa, un “grafismo allo stato selvaggio”. Appel fa allusione alla raffigurazione, attraverso paesaggi immaginari, animali indefiniti, nudi sofferenti.
Nel 1957, anno di un primo soggiorno negli Stati Uniti, Appel realizza una serie di ritratti di musicisti di jazz (Count Basie, Miles Davis, etc.). Seguiranno altre serie (nudi, ritratti, etc.). L’artista si cimenta a trasmettere i sentimenti violenti che il mondo gli ispira.
Nel 1964 debutta con il suo lavoro sui grandi rilievi policromi, poi sulle sculture in legno e in poliestere.
Nel 1976 Appel collaborerà per delle pitture murali con gli abitanti delle bidonville di Lima (Peru’).
Instancabile, Appel continua la sua opera : pittura, opera grafica, rilievi, etc. Esplora anche la litografia, la scultura, il collage, la pittura murale, vetrate, e tecniche miste. Appel recupera degli oggetti di scarto, dei rifiuti urbani che integra alle sue tele, mostrando al tempo stesso la collera che porta dentro, una sua parte di violenza interiore, ed un modo per esorcizzarli.
Appel muore a Zurigo, dove viveva, l’11 maggio 2006.

Manifestamente artisti

L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.

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Cataloghi ragionati

Cataloghi ragionati
*« Karel Appel, Peintures de 1937 à 1957 », M. Ragon, Ed. Galilée, Paris, 1988 *« Les sculptures », D. Kuspit, New York, 1994 Tutti cataloghi ragionati

Tracce bibliografiche

Da leggere sull'artista :
  • « Karel Appel painter », H. Klaus, Strengolt, Amsterdam, 1962
  • « Karel Appel, de 1943 à 1967 », P. Bellew, Fabbri, Milan, 1967
  • « Street Art de Karel Appel », P. Restany, Galilée, Paris, 1982
  • « Karel Appel : De Cobra à un art autre », M. Ragon, coll. Débats, Ed. Galilée,
  • « Karel Appel, œuvres sur papier », J-C. Lambert, Cercle d’Art, 1988
  • « Karel Appel : The early years, 1937-1957 », M. Ragon, Ed. Galilée, 1988
  • « Karel Appel, carnet d'art psychopathologique », R. Fuchs, Ed. Ides & Calendes, 2000
  • « Oeuvres sur papier », collectif, Ed. Centre Pompidou - Sievering Verlag, 2015
  • «Karel Appel : Retrospective », coll., cat. d'expo., Buchhandlung W. Konig Verl., 2016
  • « Karel Appel », coll., cat., M.A.M. Ville de Paris, Ed. Paris Musées, 2017
Da leggere dell'artista :
  • « Appel’s appels », Rothmans of Pall Mall, Canada, 1972
  • « Propos en liberté de K. A. », F. de Towarnicki, A. Verdet, Ed. Galilée, 1985
Sito web :
www.artcyclopedia.com/artists/appel.html

Saperne un po' di più :


Movimenti dell'arte

+ COBRA / 1948-1952 / Christian Dotremont, ecc.
I movimenti dell'Arte

Vedere e scoprire

Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.

Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !

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