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George Grosz

"La catastrofe era in marcia….. Quanto a me, io disegnavo senza sosta. "

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Note di biografia

Georg Gross, diventato nel 1916 Georg Grosz, nasce nel 1893 a Berlino. Trascorre la sua infanzia in Pomerania. Compie i suoi studi all’Accademia Reale di Belle Arti di Dresda dal 1909 al 1911, poi alla Scuola di Arti e Mestieri di Berlino dal ’12 al ’16. All’inizio del primo decennio del secolo pubblica delle caricature in giornali e riviste.
Nel ’13 va a Parigi dove incontra Jules Pascin. Si arruola come volontario nell’esercito nel ’14; riformato per le ferite riportate nel ’15, viene di nuovo richiamato nel ’17 e definitivamente riformato l’anno successivo per depressione. Dal ’15 Grosz trascrive la sua esperienza della guerra in disegni violenti e di carattere espressionistico, dove mostra l’orrore e la crudeltà del conflitto. E’ ferocemente antinazionalista tedesco. Parla in inglese, per provocazione e caricatura il popolo tedesco, i borghesi, i militari, gli uomini di chiesa, portando un feroce attacco contro l’ordine prestabilito.
Partecipa alla formazione del gruppo Dada a Berlino nel ‘18, nello stesso anno inizia a militare nel partito comunista. Collabora alla rivista “Der Dada”. L’artista si esprime attraverso il disegno realista o satirico, la pittura, l’acquarello, realizza dei foto-collage, dei fotomontaggi. La sua prima mostra personale si tiene nel 1920, anno in cui espone anche alla Prima Fiera Internazionale Dada a Berlino, avvenimento di cui Grosz è cofondatore con John Heartfield e Raoul Hausmann; si possono notare in questa sede anche delle opere di Max Ernst ed Otto Dix. Grosz diventa presidente del “Rote Gruppe” ( il Gruppo Rosso), un’associazione di artisti comunisti.
Negli anni 20 Grosz sarà uno dei principali esponenti del movimento della Nuova Oggettività, periodo questo in cui dipinge ritratti realisti. L’artista verrà condannato svariate volte per pubblicazione di immagini considerate indecenti e blasfeme.
Invitato ad insegnare all’Art Students League di New York, Grosz emigra negli Stati Uniti nel ’33, qualche giorno prima dell’arrivo di Hitler al potere e riceve nel ’38 la nazionalità americana. Disegna allora essenzialmente dei paesaggi che traducono una sua “nuova pace interiore”. Nel ’37 alcune sue opere partecipano all’esposizione “Arte Degenerata” organizzata a Berlino dal potere nazista; le sue opere vengono confiscate da tutti i musei tedeschi.
Nel ’41 e ’42 l’artista insegnerà alla Columbia University.
Georg Grosz ritorna a vivere in Germania, a Berlino-ovest nel giugno 1959; vi morirà incidentalmente un mese più tardi. Georg Grosz ha saputo mostrare con forza la follia degli uomini.

Manifestamente artisti

L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.

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Cataloghi ragionati

Cataloghi ragionati
Tutti cataloghi ragionati

Tracce bibliografiche

Da leggere sull'artista :
  • « Grosz, his life and work » Schneede & autres auteurs Ed Universe Books NY 1979
  • « Georg Grosz, a biography », G. Flavell, M. Kay, Yale University Press, 1988
  • « Georg Grosz », Ivo Kranzfelder, Ed. Taschen, 1994
  • « G. Grosz, les années berlinoises », Cat. d’exposition, Musée de la Seita, 1995
  • « George Grosz, l'œil de l'artiste », Ralph Jentsch, Ed. Adam Biro, 2002
  • « L'ABCdaire de Dada », Aurélie Verdier, Ed. Flammarion, Paris, 2005 
  • «  Dada », collectif, cat. d'expo., Ed. Centre Georges Pompidou, Paris, 2005
  • « George Grosz », Günther Anders, Ed. Allia, 2005
  • «  G. Grosz : Berlin-New York », Ralph Jentsch, Ed. Skira, 2007
  • « George Grosz », Ralph Jentsch, Ed. de l'Amateur, 2014
Da leggere dell'artista :
  • « Un petit oui, un grand non », Ed. Jacqueline Chambon, Nîmes, 1990
  • « L'art est en danger », Malik Verlag, Berlin, 1925, Ed. Allia, 2012
Sito web :
http://www.artcyclopedia.com/artists/gro

Saperne un po' di più :


Movimenti dell'arte

+ ESPRESSIONISMO / 1900-1932 / Cuno Amiet, Auguste Chabaud, Ernst Ludwig Kirchner, Otto Mueller, Emil Nolde, Egon Schiele, Chaïm Soutine, ecc.
I movimenti dell'Arte

Vedere e scoprire

Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.

Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !

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