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"Coup de coeur" di André Marfaing
Huile 1974 - Février 2016
"Les impressionnistes disaient que le noir n’existe pas dans la nature
et ils le bannissaient de leur palette.
Pour cette même raison, je l’emploie à peu près exclusivement…
Les impressionnistes cherchaient à rendre la lumière du plein air.
Je cherche à construire un monde sans référence avec la nature extérieure et j’emploie pour cela d’autres moyens.
Le noir et le blanc me semblent avoir le caractère de simplicité, d’absolu et de rigueur qui me convient… "
André Marfaing, décembre 1974.
Difficile d'approcher par des mots l'oeuvre d'André Marfaing, tant elle relève du monde du silence et de l'intériorité. Lui-même, hostile à toute forme de parade, d'appartenance à quelque chapelle picturale, comptant ses mots pour n'en disperser aucun inutilement, n'a cru qu'au travail, à l'action de créer pour gravir inlassablement sa montagne intérieure.
« L'aventure n'est pas de partir avec les autres. Mais de rester seul. » disait-il.
La pratique de la gravure et de la lithographie l'amène à alléger sa peinture à la fin des années 60. Le blanc déchire les noirs impétueux pour révéler une lumière éblouissante. Aux rythmes sombres, farouches et empâtés s'oppose une clarté rayonnante, un espace vibrant et palpable naît de l'affrontement des forces. « Cela est clair, la lumière est derrière ! On écrit sur la lumière, Marfaing peint sur la lumière.» Ainsi débute un long poème d'Edmond Jabès dédié à l'artiste.
« Espace, forme, lumière. La matière devient esprit. J'invente les manœuvres qui feront apparaître le continent caché. » André Marfaing.
Cette superbe toile fut acquise par la Galerie Glemminge en Suède pour l'exposition consacrée à l'artiste en 1977. Dans le catalogue, Beate Sydhoff, conservatrice du Kulturhuset, écrivait ceci :
« Le caractère monumental et la gravité, l'exigence absolue de vérité dans la rapport entre le créateur et l'image, et la soumission totale aux forces du tableau, sont des traits qui font de la peinture de Marfaing, un repos et un défi, un infini dont les portes nous sont ouvertes. »
Francobollo di André Marfaing
francobollo fittizio
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliPagina manoscritta dall'artista
Documento in riproduzione / Questo documento non è alla vendita
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In omaggio a André Marfaing
Malade, André Marfaing disparaît le 30 mars 1987 à Paris ; il venait de rentrer dans sa soixante-deuxième année. Encadrées d’un couple de pieds de vigne vierge, entre deux joues de fer forgé, ses cendres reposent dans un carré d’herbe rase dans la partie supérieure du petit cimetière d’Arquizat (Commune de Miglos, Ariège), face à la montagne qu’il aimait. En son hommage, avec respect, une fleur de ce magnifique lieu.
"Avec Soulages, Hartung, l'américain Kline...,Marfaing est un des grands broyeurs de noir apparus après la dernière guerre, mais il caresse cette couleur avec prudence, tendresse et fermeté." - Frédéric Edelmann
"La lumière de Marfaing remonte le temps et il va très loin jusqu'aux premières heures de la création, jusqu'au moment où les choses n'existaient qu'en tant que tensions." - Imre Pan
"J'invente les manœuvres qui me feront apparaître le continent caché." - André Marfaing
"L'œuvre de Marfaing appartient au Midi noir et exprime profondément cette dualité ombre et lumière... Marfaing recherche le fait plastique pur à travers la monochromie." - Pierre Cabanne
"Les impressionnistes disaient que le noir n’existe pas dans la nature et ils le bannissaient de leur palette. Pour cette même raison, je l’emploie à peu près exclusivement." - André Marfaing
"N’avez-vous jamais éprouvé cette sorte d’appréhension qui est celle que l’on ressent face à l’éternité, comme si de séjourner dans cet espace faisait perdre la notion du temps, comme si les ans coulaient sans qu’on s’en aperçoive, à croire qu’à l’instant de le quitter, l’on sera devenu soudain un vieillard chenu ? " - Tanizaki Junichiro
Note di biografia
André Marfaing nasce a Tolosa nel 1925. Dopo studi giuridici e qualche anno d’attività professionale in questo campo, inizia a dipingere da autodidatta. Nella sua città segue dei corsi di pittura e scultura, poi, nel ’49 si stabilisce nei dintorni di Parigi (Meudon, Vanves).
Nel corso degli anni e delle occasioni della vita incontra Léger, Estève, Manessier, Bissière, Schneider, Soulages e tanti altri artisti, come poeti e scrittori. Fino al ’53 la sua pittura è figurativa: soggetti tradizionali, natura e oggetti, anche se trattati in modo più suggestivo che descrittivo. Nel ’53 si sposa e va a vivere a Parigi. Da subito Marfaing parteciperà ai Saloni tradizionali parigini: Salone dei Giovani Pittori, Salone dei Superindipendenti, Salone Paragoni, Salone di Maggio, poi, a partire dal ’54 e regolarmente al Salone delle Realtà Nuove.
Nel corso della sua carriera artistica parteciperà a manifestazioni collettive nazionali ed internazionali; l’incisione sarà spesso protagonista. A metà degli anni ’50 il lavoro dell’artista si evolve verso un’astrazione assai vicina a quella lirica, energicamente gestuale e soprattutto agli inizi molto materica.
La prima “Personale” di Marfaing ha luogo a Parigi alla Galleria Claude Bernard nel ’58. Inizia ad essere regolarmente presente in Francia ed all’estero con pitture, collages, lavis, opere su carta, incisioni, litografie, illustrazioni, libri illustrati. Progressivamente non si serve che del nero. “Il nero è per me la forma di espressione più naturale”- ha modo di dire.
L’arte di André Marfaing è profonda, l’artista si interroga, esplora senza tregua il conflitto tra ombra e luce, tra pieno e vuoto, fra il nulla e l’essere; la sua è un’arte della spiritualità. Dopo la scomparsa dell’artista nel ’87, varie gallerie presentano la sua produzione in segno d’omaggio: un insieme di grandi formati la Galleria Ariel, le sue ultime pitture la Galleria Clivage, i lavis la Galleria Erval e le stampe la Galleria Biren. Anche il Salone delle Realtà Nuove lo onora esponendo 6 pitture, 6 tele che l’artista aveva preparato per la sua partecipazione al Salone. Marfaing rimane ancorato ad una concezione radicale dell’astrazione. Le sue ultime opere andranno verso la più grande essenzialità, opere in cui l’artiste raggiunge quell’equilibrio fra la tensione del tratto e la scrittura stabile dei volumi.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifestiCataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « André Marfaing », Guy Marester, in revue XXe siècle n°33, 1969
- « André Marfaing - Peintures 1956-1986 », cat. d'expo., Ed. Galerie Ariel, 1986
- « Hommage à Marfaing », Ed. Galeries Ariel, Biren, Clivages et Erval, 1987
- « Marfaing », Ed. Musée d’Art Moderne, Toulouse, 1990
- « Marfaing », Pierre Cabanne, Ed. de l’Amateur, 1991
- « Les toiles entre 1952 et 1970 », S. Rosset-Culleron, Ed. A.N.R.T., Lille, 2000
- « André Marfaing », M. Dieuzaide, cat. d'expo., Les Abattoirs, Toulouse, 2007
- « André Marfaing », Edmond Jabès et autres, Ed. Le Temps qu'il fait, 2007
- « Marfaing - Peintures de 1970 à 1986 », cat., Galeries Protée et Aittouares, 2008
- « André Marfaing - peintures et lavis », L. Harambourg, cat., Ed. Locus Solus, 2017
Da leggere dell'artista :
- « Notes et croquis », Ed. Galerie Ariel, 1966
- « Entretien avec 17 peintres non figuratifs », Jean Grenier, Calman-Lévy. rééd. 1990
Sito web :
Aucun site internet dédié à cet artiste.Saperne un po' di più :
Francobollo di André Marfaing
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliPagina manoscritta dall'artista
Documento in riproduzione / Questo documento non è alla vendita
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In omaggio a André Marfaing
Malade, André Marfaing disparaît le 30 mars 1987 à Paris ; il venait de rentrer dans sa soixante-deuxième année. Encadrées d’un couple de pieds de vigne vierge, entre deux joues de fer forgé, ses cendres reposent dans un carré d’herbe rase dans la partie supérieure du petit cimetière d’Arquizat (Commune de Miglos, Ariège), face à la montagne qu’il aimait. En son hommage, avec respect, une fleur de ce magnifique lieu.
"Avec Soulages, Hartung, l'américain Kline...,Marfaing est un des grands broyeurs de noir apparus après la dernière guerre, mais il caresse cette couleur avec prudence, tendresse et fermeté." - Frédéric Edelmann
"La lumière de Marfaing remonte le temps et il va très loin jusqu'aux premières heures de la création, jusqu'au moment où les choses n'existaient qu'en tant que tensions." - Imre Pan
"J'invente les manœuvres qui me feront apparaître le continent caché." - André Marfaing
"L'œuvre de Marfaing appartient au Midi noir et exprime profondément cette dualité ombre et lumière... Marfaing recherche le fait plastique pur à travers la monochromie." - Pierre Cabanne
"Les impressionnistes disaient que le noir n’existe pas dans la nature et ils le bannissaient de leur palette. Pour cette même raison, je l’emploie à peu près exclusivement." - André Marfaing
"N’avez-vous jamais éprouvé cette sorte d’appréhension qui est celle que l’on ressent face à l’éternité, comme si de séjourner dans cet espace faisait perdre la notion du temps, comme si les ans coulaient sans qu’on s’en aperçoive, à croire qu’à l’instant de le quitter, l’on sera devenu soudain un vieillard chenu ? " - Tanizaki Junichiro
Movimenti dell'arte
+ ARTE LIRICA, INFORMALE, TACHISMO / 1950-1960 / Jackson Pollock, Emil Schumacher, ecc.
I movimenti dell'Arte
Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !