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Francobollo di Alphonse Mucha
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
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In omaggio a Alphonse Mucha
En 1938, Alphonse Mucha est atteint d’une pneumonie. Il meurt à Prague le 14 juillet 1939, quelques jours après avoir été interrogé par la Gestapo. Son corps est jeté à la fosse commune, l’Église catholique lui ayant refusé une sépulture en terre chrétienne du fait de son appartenance à la franc-maçonnerie. Une plaque commémorative lui est dédiée au cimetière des Grands Hommes de Prague, le cimetière Vysehrad. En son hommage, nous déposons un iris.
"La délicatesse de votre dessin, l’originalité de vos compositions, l’admirable coloris de vos affiches et de vos tableaux, tout cela va charmer le public parisien et, après votre exposition, je vous prédis la célébrité. " - Sarah Bernhardt
"Il est évident que Mucha sait parfaitement dessiner, mais son style et sa manière, toujours identiques, finissent par être fastidieux et affadissants. Les sucreries absorbées à petite dose sont agréables : leur abus amollit le goût et délaie le coeur." - E. de Crauzat (Critique)
"Au charivari des couleurs, Mucha a opposé l’affiche claire et blanche comme un lis." - Charles Saunier
"Mucha est un reflet révélateur de la société où ce style triomphe. Et à cet égard du point de vue du réalisme et pas de n’importe quel réalisme, il ajoute le témoignage de l’esprit à la description de l’époque." - Louis Aragon
"Mucha et ses pâles jeunes filles qui mâchent des iris !" - Paul Morand
"L’histoire est formelle : en quelques semaines - entre Noël 1894 et le début de 1895 - un bon illustrateur, mais comme Paris en comptait des dizaines, devint un maître de l’affiche et ceci grâce à une seule planche (« Gismonda »)." - Alain Weill
Note di biografia
Alfons (Alphonse) Mucha nasce nel 1860 a Ivancice, in Moravia (oggi Repubblica Ceca). Mucha proviene da una famiglia numerosa della piccola borghesia. Il bambino disegna molto e ben presto prende l’abitudine di fare la caricatura dei suoi compagni. Dopo il liceo diventa violinista alla Cattedrale di Brno. Buon calligrafo e disegnatore, viene assunto come cancelliere nel tribunale dove il padre è ufficiale giudiziario. A 19 anni torna a Vienna ; qui viene assunto dalla casa Kautsky-Brioché-Burghardt, specializzata in decori teatrali. Dopo la chiusura di questa ditta, Mucha si stabilisce a Mikulov dove dipinge dei paesaggi, dei ritratti e realizza delle iscrizioni di pietre tombali. Il conte Kluen, il signore del luogo, lo incarica di effettuare delle pitture murali nel suo castello e questo lavoro, che riscontra successo, lo fa accogliere dalla nobiltà locale.
Mucha entra nel 1885, per due anni, all’Accademiaodelle Arti di Monaco di Baviera. A 27 annni, l’artista parte per Parigi e si iscrive all’Accademia Julian. Alphonse Mucha deve allora guadagnarsi da vivere ; entra in un periodo difficile che durerà qualche anno. Tuttavia le sue qualità lo fanno conoscere e viene assunto dall’importante casa editrice Armand Colin. Mucha vive a Montmartre e incontra numerosi artisti (Gauguin, fra gli altri). Mucha s'interessa alla fotografia, realizza delle illustrazioni per la stampa. Scopre il lavoro di Steinlen.
Nel 1894, un concorso di circostanze lo porta a realizzare la sua prima affiche per una pièce di Sarah Bernhardt ; « Gismonda », la sua affiche sarà un vero successo - presso il pubblico come presso l’attrice - e Mucha collaborerà con Sarah Bernhardt per 6 anni con un contratto esclusivo per il teatro. L’attrice ha una fame internazionale ; i produttori di profumi, di champagne o di biciclette fanno allora la coda davanti alla porta di Mucha. Le sue opere sono ormai su tutti i muri e quotidianamente si incrociano le sue creazioni (sigarette Job, biscotti Lu, champagne Ruinart, etc.).
Poco alla volta si dà il nome di Art Nouveau allo stile di Mucha e le commesse affluiscono da tutte le parti, ciò che farà invitare l’artista all’Esposizione Universale del 1900. Comincia ad insegnare nel 1896. Nel 1897, la Galleria la Bodinière organizza una mostra per l’artista, la prefazione del catalogo è di Sarah Bernhardt. Seguiranno altre esposizioni, sempre più prestigiose. Mucha parte per New York nel 1905, il suo arrivo è un vero e proprio avvenimento. Ritorna in Francia aspirando a consacrare ormai più tempo alla sua pittura. Nel 1908, realizza la sua ultima grande opera Art Nouveau : la decorazione del teatro German.
Nel 1910, Mucha decide di consacrare il resto della sua vita a dipingere venti quadri di grandi dimensioni che rappresentano un’epopea simbolica del popolo slavo fin dall’Antichità. Mucha intraprende un viaggio di studio, poi nel 1911, si stabilisce a Zbirov dove lavora sulle sue grandi tele ; contemporaneamente fa dei lavori per tutta la Cecoslovacchia (francobolli, biglietti di banca, etc.) lavori per i quali l’artista non vuole essere rimunerato. Nel 1919, le prime sette tele sono esposte a Praga. Le prime 11 partiranno poi per l’America dove Mucha va a vivere per due anni ; i quadri fanno sensazione. Nel 1921, ritorna in en Europa e non la lascerà mai più. Tutta la sua energia è per l’Epopea slava. Questo suo lavoro sarà ufficialmente consegnato alla città di Praga nel settembre 1928, ma l’artista vi lavorerà fino alla sua morte.
Nel 1939, a 79 anni, Mucha, malato, subisce un interrogatorio della Gestapo. Morirà qualche giorno più tardi, dieci giorni prima del suo compleanno.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifestiCataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Alphonse Mucha: Posters and Photographs », coll., Ed. Flammarion, 1977
- « Mucha », Dossier d’Orsay 1, Editions des Musées nationaux, Paris, 1980
- « A. Mucha : His life and art », Jiri Mucha, Academy Editions, Londres, 1989
- « Mucha - Collection I. Lendl », J. Rennert, cat., Ed. Syros-Alternatives, 1989
- « Mucha », R. Ulmer, Cologne, Ed. Taschen, 1994
- « Le Palais de la mélancolie », P. Runfola, Ed. Christian Bourgois, 1994
- « Alphonse Mucha », S. Mucha, Ed. Musée Mucha et Gründ, Paris, 2000
- « Mucha le triomphe du modern style », A. Ellridge, Ed. Terrail, Paris, 2001
- « A. Mucha. Affiches », S. Mucha et J. Quoniam, Ed. Gründ, Paris, 2005
- « L'Art Nouveau, la Révolution décorative », coll., cat., Ed. Pinacothèque de Paris, 2013
Da leggere dell'artista :
- « Alfons Mucha », R. Ulmer, Collections Albums, Ed. Taschen, 1996
Sito web :
www.muchafoundation.orgSaperne un po' di più :
Francobollo di Alphonse Mucha
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
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In omaggio a Alphonse Mucha
En 1938, Alphonse Mucha est atteint d’une pneumonie. Il meurt à Prague le 14 juillet 1939, quelques jours après avoir été interrogé par la Gestapo. Son corps est jeté à la fosse commune, l’Église catholique lui ayant refusé une sépulture en terre chrétienne du fait de son appartenance à la franc-maçonnerie. Une plaque commémorative lui est dédiée au cimetière des Grands Hommes de Prague, le cimetière Vysehrad. En son hommage, nous déposons un iris.
"La délicatesse de votre dessin, l’originalité de vos compositions, l’admirable coloris de vos affiches et de vos tableaux, tout cela va charmer le public parisien et, après votre exposition, je vous prédis la célébrité. " - Sarah Bernhardt
"Il est évident que Mucha sait parfaitement dessiner, mais son style et sa manière, toujours identiques, finissent par être fastidieux et affadissants. Les sucreries absorbées à petite dose sont agréables : leur abus amollit le goût et délaie le coeur." - E. de Crauzat (Critique)
"Au charivari des couleurs, Mucha a opposé l’affiche claire et blanche comme un lis." - Charles Saunier
"Mucha est un reflet révélateur de la société où ce style triomphe. Et à cet égard du point de vue du réalisme et pas de n’importe quel réalisme, il ajoute le témoignage de l’esprit à la description de l’époque." - Louis Aragon
"Mucha et ses pâles jeunes filles qui mâchent des iris !" - Paul Morand
"L’histoire est formelle : en quelques semaines - entre Noël 1894 et le début de 1895 - un bon illustrateur, mais comme Paris en comptait des dizaines, devint un maître de l’affiche et ceci grâce à une seule planche (« Gismonda »)." - Alain Weill
Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !