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Francobollo di Alberto Magnelli
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliCarta di nuovo anno 1963, disegno
Galleria Michelle Champetier / Questo documento è in vendita
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In omaggio a Alberto Magnelli
Alberto Magnelli est mort dans sa 83ème année à Meudon le 20 avril 1971. Il repose dans le petit cimetière des Longs Réages (carré A) de cette ville proche de Paris où il demeurait. Selon son désir, la simple inscription « Pittore Fiorentino » (Peintre florentin) fut gravée sur sa pierre tombale. La tombe de Magnelli fait face à celle de Max Papart, son ami. Pour lui, avec respect, une pensée.
"Magnelli est un créateur de synthèses subtiles et savantes. Il sait tirer des mystérieuses relations plastiques des formes entre elles, le maximum d’illusion et de résonance." - Gabrielle Buffet-Picabia
"En taillant dans les matières les plus diverses - papier goudronné, carton ondulé, toile de jute, papiers de tapisserie, emballage de pâtissiers ou papier de verre... - des formes relevant directement du vocabulaire de ses tableaux, Magnelli affirmait à la fois l'autonomie de celles-ci, leur aptitude à exister en tant que telles dans le monde extérieur, mais aussi à générer par le seul contact de leurs matières et couleurs ce dessin affirmé et décisif qui rend son oeuvre entre toutes reconnaissable." - Daniel Abadie
"Ma série de collages « les Musiques » a été faite en 1941 au cours de cette guerre idiote. Ces « Musiques », c’était mon chant pour les sourds." - Alberto Magnelli
"Il était, en quelque sorte, le maître de notre génération : Deyrolle, Dewasne, Poliakoff et moi-même." - Victor Vasarely
"Il a pris l'exemple chez les peintres toscans dont il n'a cessé, tout au long de son travail, de méditer la leçon." - Daniel Abadie
"Son génie a d'ailleurs été de travestir les produits de l'industrie, d’une manière théâtrale ou chorégraphique." - Giulio Carlo Argan
Note di biografia
Alberto Magnelli nasce nel 1888 a Firenze. Apprende a dipingere da autodidatta, senza frequentare né scuole, né accademie d’arte, preferendo le visite assidue dei musei e delle chiese. Inizialmente figurativo, fino al 1914 circa, dipinge dei paesaggi, dei personaggi, delle nature morte. Dopo questo periodo, le sue composizioni diventano progressivamente astratte ; l’artista le chiama “tele inventate”. La sua prima esposizione personale si terrà nel 1921.
Negli anni ’20 e ’30 (dopo un ritorno momentaneo al figurativo), rappresenta dei paesaggi immaginari con uno spirito simile alla pittura metafisica. Nel 1931, Alberto Magnelli si stabilisce a Parigi e diventa amico di Picasso, Léger, Apollinaire, Arp, Matisse, De Chirico, Sonia Delaunay, …Dal 1931 al 1934 intraprende la serie delle “Pietre” dove mostra delle forme ispirate da delle cave di marmo di Carrara ; tali pietre assemblate sembrano raccontare una storia, l’artista mostra nel suo lavoro la morbidezza dei drappeggi od il rigore di un’architettura personale. Magnelli nel 1934 è in piena astrazione. Parallelamente alla pittura, l’artista si dedica al lavoro grafico, all’incisione e alle litografie.
Durante la seconda guerra mondiale si stabilisce nel sud della Francia. Sotto l’influsso di Hans Arp si forma il “Gruppo di Grasse” (Sophie Taeuber-Arp, Sonia Delaunay, etc.). Durante gli anni ’40, Magnelli realizza dei collages nei quali utilizza tele bruciate, tele d’imballaggio e pittura. Dipinge a guazzo su delle lavagne di scuola.
Dopo la guerra, Magnelli si concentra su delle composizioni o delle forme geometriche, delle ellissi e delle linee rese in modo uniforme su sfondi uniti; attraverso numerose deviazioni e creandosi poco alla volta il proprio universo, Magnelli finirà per affermarsi nello stile astratto geometrico, privilegiando l’ordine ed il rigore.
Muore a Meudon (Francia) nel 1971.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifestiCataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
*« Alberto Magnelli : l’oeuvre peint », A. Maisonnier, Ed. XXème siècle, Paris, 1975Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Magnelli », L. Degand, Galerie del Cavallino, Milan, 1952
- « Pittura italiana contemporanea, G. Mazzariol, I. I. A. grafiche, Bergame, 1958
- « Alberto Magnelli », André Verdet, Le Musée de Poche, Ed. G. Fall, Paris, 1961
- « Magnelli », F. Le Lionnais, Galerie de France, Paris, 1960
- « Alberto Magnelli : ardoises et collages », Cat., Centre Pompidou, Paris, 1986
- « Exposition du centenaire », D. Abadie & M. Besset, Palais des Papes, 1988
- « Alberto Magnelli », collectif, Centre Georges Pompidou, Paris, 1989
- « Les Magnelli de Vallauris », Anne Maisonnier, Ed. R.M.N, Paris, 1994
- « A. Magnelli 1888-1971 », collectif, Museum Wurth-Verlag P. Swiridoff, 2000
- « A. Magnelli - La peinture inventée », S. Benadretti, D. Abadie, cat. Vallauris, 2007
Da leggere dell'artista :
- Témoignage pour l’Art Abstrait, Paris, 1952
Sito web :
www.artcyclopedia.com/artists/magnelliSaperne un po' di più :
Francobollo di Alberto Magnelli
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliCarta di nuovo anno 1963, disegno
Galleria Michelle Champetier / Questo documento è in vendita
Guardare
In omaggio a Alberto Magnelli
Alberto Magnelli est mort dans sa 83ème année à Meudon le 20 avril 1971. Il repose dans le petit cimetière des Longs Réages (carré A) de cette ville proche de Paris où il demeurait. Selon son désir, la simple inscription « Pittore Fiorentino » (Peintre florentin) fut gravée sur sa pierre tombale. La tombe de Magnelli fait face à celle de Max Papart, son ami. Pour lui, avec respect, une pensée.
"Magnelli est un créateur de synthèses subtiles et savantes. Il sait tirer des mystérieuses relations plastiques des formes entre elles, le maximum d’illusion et de résonance." - Gabrielle Buffet-Picabia
"En taillant dans les matières les plus diverses - papier goudronné, carton ondulé, toile de jute, papiers de tapisserie, emballage de pâtissiers ou papier de verre... - des formes relevant directement du vocabulaire de ses tableaux, Magnelli affirmait à la fois l'autonomie de celles-ci, leur aptitude à exister en tant que telles dans le monde extérieur, mais aussi à générer par le seul contact de leurs matières et couleurs ce dessin affirmé et décisif qui rend son oeuvre entre toutes reconnaissable." - Daniel Abadie
"Ma série de collages « les Musiques » a été faite en 1941 au cours de cette guerre idiote. Ces « Musiques », c’était mon chant pour les sourds." - Alberto Magnelli
"Il était, en quelque sorte, le maître de notre génération : Deyrolle, Dewasne, Poliakoff et moi-même." - Victor Vasarely
"Il a pris l'exemple chez les peintres toscans dont il n'a cessé, tout au long de son travail, de méditer la leçon." - Daniel Abadie
"Son génie a d'ailleurs été de travestir les produits de l'industrie, d’une manière théâtrale ou chorégraphique." - Giulio Carlo Argan
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