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Biografia di Renato Guttuso
Il padre del padre, uomo integro ed appassionato d'arte, era stato compagno d'armi di Garibaldi. Il pittore italiano d'origine siciliana Renato Guttuso, nato a Bagheria (vicino a Palermo) nel 1911, avrà una vera passione per la libertà. E' considerato una dei più grandi pittori del XX° secolo. Assai giovane, inizia a dipingere e firma le sue prime opere all'età di 13 anni! Adolescente, Renato Guttuso frequenta l'atelier del pittore futurista Pippo Rizzo e gli ambienti artistici di Palermo. Nel 1928, a 16 anni, partecipa alla sua prima esposizione collettiva. Guttuso prosegue la sua formazione artistica nella sua isola natale. Forma il « Gruppo dei Quattro » (con il pittore Lia Pasqualino e gli scultori Barbera e Nino Franchina); in contrasto con i canoni accademici dell'epoca, s'interessa alla libertà delle figure nello spazio e alla ricerca cromatica pura, ricongiungendosi in questo al movimento artistico « Corrente » (che contribuirà a fondare) e allontanandosi ulteriormente dalla cultura ufficiale del regime fascista. L' « Arte sociale » di Renato Guttuso matura durante i tre anni passati a Milano; il suo impegno politico si manifesta in maniera crescente nelle opere di questo periodo. L'artista si installa a Roma all'inizio degli anni '40. Si schiera da subito a lato dei comunisti (1940); antifascista, lotta con i partigiani italiani, si batte contro il nazismo (1943). La sua arte provoca vivi scontri con la Chiesa cattolica e con il partito fascista. Uomo impegnato, Guttuso sarà più tardi avversario dichiarato della Mafia. Lavorando senza sosta, Renato Guttuso condurrà una vita artistica intensa (pittura, disegni, acquerelli, inchiostri, stampe). A partire dal 1967, l'immagine della donna diventerà un tema sempre più ricorrente nella sua pittura. Attraverso la sensualità e la violenza della sua pittura figurativa, la sua arte non si dissocia dal « paese » dov'è nato. Numerose opere hanno legami con la sua città natale; opere che sono oggi riunite al museo comunale di Villa Cattolica. Renato Guttuso muore a Roma nel 1987.
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
* « Catalogo ragionato dei dipinti de Renato Guttuso », Enrico Crispotti, Ed. Giorgio Mondadori & Associati, Milan, 1983-1984 Tutti i cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « Renato Guttuso », Giuseppe Marchiori, Ed. d'Arte Moneta, Milan, 1952* « Pittura italiana contemporanea », Giuseppe Mazzariol, Istituto italiano d'arti grafiche, Bergame, 1958
* « Pittori italiani dal futurismo a oggi », Guido Ballo, Ed. Mediterranee, Rome, 1956
* « Renato Guttuso », Richard Hiepe, coll. Künstler der Gegenwart, Verlag der Kunst, Dresde, 1961
* « Renato Guttuso : Pittore di Bagheria », Franco Grasso, Ed.. Tringale, Catane, 1982
* « Guttuso - Le immagini, la vita, le opere », Enrico Crispolti, Ed. Il Piacere, 1987
Sito web :
Nessuno sito internet per l'artista.Saperne un po' di più :
Lettera firmata dall'artista e fotografie
Collection Michelle Champetier / Ce document n'est pas en vente
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In omaggio a Renato Guttuso
Renato Guttuso vivait isolé depuis la disparition de sa femme ; il est mort à Rome le 18 janvier 1987 à l'âge de 76 ans. Athée, il eut pourtant deux funérailles, l'une laïque, où flottèrent des drapeaux rouges du Parti communiste italien, et l'autre religieuse. L'artiste repose dans le cimetière de Bagheria, sa ville natale. Sa tombe est l'œuvre du sculpteur Giacomo Manzu. En son hommage, cette fleur de Lys.
"Les paysans siciliens tiennent la première place dans mon cœur, parce que je suis l'un d'entre eux. J'ai toujours leurs visages devant leurs yeux dans tout ce que je fais. " - Renato Guttuso
"Je pense que le peuple est lié à mon inspiration la plus profonde." - Renato Guttuso
"Renato Guttuso, c'est l'affirmation de l'identité sicilienne." - Franco Grasso
"La peinture est une longue fatigue d'imitation de ce que l'on aime." - Renato Guttuso
"Pour qu’une œuvre vive, il faut que l’homme qui la produit soit en colère et l’exprime de la manière qui lui convient le mieux. Il doit agir en peinture comme agirait celui qui fait la guerre ou la révolution. Autrement dit, comme celui qui meurt pour quelque chose." - Renato Guttuso
"Le mouvement Corrente s’est imposé en tant que « nouveau romantisme » par un engagement non seulement formel mais aussi éthique et politique qui allait s’exprimer plus fortement dans la suite des années 40." - Enrico Crispolti
Francobollo :

Movimenti dell'arte
- + REALISMO SOCIALE / 1920-1950 / André Fougeron, Otto Griebel, Amédée de la Patellière, ecc.
Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !

Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti