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Biografia di Maximilien Luce
Maximilien Luce nasce a Parigi nel 1858. Dopo una formazione alla Scuola di Arti Decorative, studia l'incisione (1872). Segue altri corsi di formazione all'Accademia Svizzera, poi alla Scuola di Belle Arti. Dopo l'incontro con Seurat e Signac, Luce entra a tutto tondo nel mondo impressionista; insieme, fondano il movimento neo-impressionista. Proveniente dal mondo operaio di Montparnasse, Luce sarà essenzialmente paesaggista, ma dipinge pure le scene della vita industriale e gli uomini al lavoro, di cui l'artista ama esaltare lo sforzo. L’artista conquista una certa celebrità, usando il pointillisme sviluppato da Georges Seurat. Maximilien Luce sarà molto colpito dalla scoperta dei nuovi colori della Rivoluzione industriale. Come Pissarro, l’artista sarà un anarchico attivo. Durante la Grande Guerra, Luce dipingerà scene di combattimenti, una pittura militante ostile agli orrori della guerra. Nel 1934, Luce diventa successore di Signac alla presidenza della « Société des Artistes Indépendants ». Stampatore, pittore, anarchico, Maximilien Luce muore a Parigi nel 1941.
1 opera(e) attualmente disponibili
Saint-Tropez
DisegnoCataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
* « Maximilien Luce : L'œuvre peint », Jean Bouin-Luce, Denise Bazetoux, vol. I et II, Ed. JBL, Paris, 1986 * « Maximilien Luce : L'œuvre peint », Denise Bazetoux, vol. III, Ed. Avril graphique, Paris, 2005 Tutti i cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « Maximilien Luce », Adolphe Tabarant, Ed. G. Crès, Paris, 1928* « Maximilien Luce », Philippe Cazeau, Ed. La Bibliothèque des Arts, Paris, 1982
* « Dictionnaire des peintres à Montmartre », André Roussard, Ed. A. Roussard, Paris, 1999
* « Peindre la condition humaine », Anne-Claire Ducreux, Aline Dardel, Ed. Somogy, Paris, 2000
* « L'Art social à la Belle Époque : trois artistes engagés », Ed. Adiamos, 2005
* « Maximilien Luce néo-impressionniste », Marina Ferretti Bocquillon, catalogue d'exposition, Musée des impressionnismes de Giverny, Ed. Silvana, Milan, 2010
* « Maximilien Luce : en amitiés, portrait croisés », Jeanne-Marie David, Ed. Point de vues, 2015
Sito web :
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+ In omaggio a...
Gli omaggi
In omaggio a Maximilien Luce
Ci dispiace, ma questa rubrica è unicamente disponibile in lingua francese.
Homme fait de sensibilité et d’engagement, Maximilien Luce est mort 7 février 1941 à Paris. Le peintre impressionniste, graveur, portraitiste, affichiste et militant libertaire Maximilien Luce découvrit l'apaisement à Rolleboise, sur les bords de la Seine à quelques kilomètres de Mantes-la-Jolie, où il s’installât vers 1920. Il souhaita être inhumé dans la tombe familiale, au côté de son épouse épousé et décédée un an auparavant, dans le cimetière de ce petit village. Il avait 82 ans. En son hommage, ce coquelicot.
"Les terres, ces vieilles terres, se retrouvent sur la palette de Maximilien Luce, et on leur imputera l'aspect érugineux - malgré les violets - et lourd de ses tableaux. Luce est un artiste strictement classique, tout le montre tel dans ses paysages peints, et dans l'album de lithographies qu'il publiait récemment." - Félix Fénéon
"Quel talent aéré, puissant, farouche !" - Emile Verhaeren
"Le jour, un ciel sale de suie, un sol noirâtre, mais, la nuit, quel éblouissement ! Les lueurs vertes du magnésium illuminant la nue, le feu de bengale de ces pyrotechnies métallurgiques, le crachement de flammes, de fumée et d'étincelles. " - Emile Verhaeren
"Monsieur Luce peint des prolétaires." - Un critique
"Maximilien Luce aime l'ouvrier, violemment. Il le suit dans sa vie terrible et étouffée au fond de la terre ; il épouse ses colères et ses rages ; il comprend et appuie ses révoltes. Ses dessins réclament de la justice et de la pitié. Ils sont âpres et frustes […] Ce sont des cris farouches et obstinément lancés." - Emile Verhaeren
"Partout des feux de Bengale multicolores, des étincelles. Les ouvriers ne sont plus rien, je vois le règne du feu ! Jamais je le crois je n’ai eu une pareille joie de couleur !" - Paul Signac
Francobollo :
Movimenti dell'arte
- + IMPRESSIONISMO / 1855-1890 / Claude Monet, Frédéric Bazille, Berthe Morisot, Gustave Caillebotte, ecc.
Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !
Vedere e scoprire
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti