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Biografia di Luciano Minguzzi
Luciano Minguzzi nacque in una famiglia di artisti a Bologna il 24 maggio 1911. Inizia i suoi studi con il padre, scultore, poi si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove si forma come scultore presso Ercole Drei e come incisore sotto Giorgio Morandi. All'università ha anche studiato storia dell'arte con Roberto Longhi. Ha anche beneficiato di una borsa di studio che gli ha permesso di studiare arte a Parigi per due mesi. Minguzzi fu profondamente ispirato dagli scultori fiorentini e bolognesi dell'inizio del Rinascimento, ma ammirò anche artisti moderni come Giacomo Manzù, Marino Marini e Arturo Martini.
Nel 1945 forma il gruppo Cronache con altri artisti e tre anni dopo si reca a Parigi, dove incontra Renato Birolli, Alberto Giacometti, Ossip Zadkine e altri. Nel 1950 riceve il Gran Premio di Scultura della Biennale di Venezia e l'anno successivo si trasferisce a Milano e viene selezionato per progettare la quinta porta del Duomo. Questo periodo della carriera dell'artista è meglio rappresentato da una serie di opere vigorosamente plastiche con acrobati, contorsionisti e bambini che giocano. Nel 1956 Minguzzi fu nominato professore di scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove insegnò fino al 1975. Dalla fine degli anni '50 agli anni '60, le sue sculture si riferiscono a campi di concentramento, camere a gas e altri temi legati alla guerra. In questo periodo introdusse anche il bassorilievo, spesso realizzato in bronzo con inserti in ferro. In questi anni sperimenta anche diversi stili di lavoro, come le serie di sculture semi-astratte Aquiloni e Luci nel bosco.Ha presentato numerose mostre individuali e collettive nel corso degli anni '1960. Nel 1970 fu incaricato di creare la Porta del Bene e del male per la basilica di San Pietro in Vaticano. Gli anni ottanta vedono la produzione di numerosi disegni a colori e nel 1985 organizza una mostra personale alla Galleria del Milione di Milano. Segue una mostra a Palazzo dei Diamanti, Ferrara, un anno dopo. Il Museo Minguzzi ha aperto le sue porte a Milano nel 1996. Luciano Minguzzi morì a Milano il 30 maggio 2004.
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In omaggio a Luciano Minguzzi
Le peintre, sculpteur et graveur Luciano Minguzzi qui a attaché son nom à des oeuvres ornant la cathédrale de Milan et la basilique Saint-Pierre à Rome, est mort à Milan à l'âge de 93 ans. Ses oeuvres sont exposées dans de nombreux musées d'art moderne, en Italie comme à l'étranger, et les plus connues sont la cinquième porte de la cathédrale de Milan, inaugurée en 1965, et la « Porte du bien et du mal » qu'il a signée pour la basilique Saint-Pierre de Rome, consacrée en 1977 par le pape Paul VI. Luciano Minguzzi a travaillé dans son atelier de la Via Solferino à Milan jusqu'à sa mort, laissant une marque indélébile dans l’histoire de la sculpture italienne et internationale. Il est enterré dans la tombe familiale au cimetière Piratello à Imola (la belle sculpture qui l'ornait a malheureusement aujourd'hui disparue). En son hommage, avec respect, cette pivoine.
"La force de son réalisme initial vient d’une capacité naturelle à revivre des scènes de vie et des personnages familiers avec un esprit nouveau. Par la suite, les influences de la culture ancienne et moderne se sont ajoutées au réalisme, équilibrant les tendances de l’expressionnisme et du cubisme." - Anonyme
"Pendant la lutte de libération du fascisme, Luciano Minguzzi fut chargé par le commandement militaire unique d'Émilie-Romagne de collecter des informations sur la localisation et les mouvements des commandements et départements militaires allemands. Des activités qui lui valurent le statut de partisan du 1er juillet 1944 jusqu'à la Libération." - Anonyme
"Grâce à Manzù, Minguzzi et quelques autres, s’est produit dans la sculpture italienne de ces vingt ans, l’effondrement de tout matérialisme visuel ou plastique et l’humble retour à l’humain, scruté dans le langage figuratif du passé, mais surtout écouté et construit au plus profond de sa conscience et de sa sensibilité." - Piero Jahier
"L'art de Luciano Minguzzi continuera d'être célébré pour sa puissante expression d'humanité et sa profonde sensibilité à la condition humaine." - Anonyme
"Luciano Minguzzi adorait les sculptures de Marino Marini et la magie du toucher charnel et frais de Manzù. Il se démarque pourtant lui-même de la « ligne italienne » en raison de ses intenses capacités expressives et narratives, caractérisées par un dynamisme croissant des formes et, parfois, par une tendance à l'abstraction." - Paola Bracke
"Si mon père avait vu ses bronzes contre les murs de briques de la Rocca di Cento ... " - Luca Minguzzi
Francobollo :

Movimenti dell'arte
- + SCULTURA MODERNA / 1930-1970 / William Kenneth Armiage, Constantin Brancusi, Anthony Caro, Naum Gabo, Pablo Gargallo, Isamu Noguchi, ecc.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti