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Biografia di Beno Varaillon
Benoît Varaillon (ritratto copyright Thierry Causera), detto Béno, è nato a Montauban nel 1978. Vive e lavora nella vicina regione di Bordeaux. Artista-artigiano-incisore francese che mescola il tradizionale con il moderno, realizza stampe in tecnica mokuhanga.
Béno, pratica dal 2013 l'incisione su legno policromo secondo i procedimenti giapponesi: incisione in taglio di risparmio di più matrici (ognuna corrispondente ad uno o due colori), utilizzo di inchiostri diluiti all'acqua, stampa manuale al baren (strumento giapponese che viene premuto per attrito sul foglio di stampa).
L'artista fa oggi parte del ristretto numero di artisti che praticano queste tecniche alla cui padronanza si è perfezionato nel 2017 presso un incisore e uno stampatore giapponese, rispondendo all'invito di un canale televisivo giapponese i cui produttori avevano notato il suo talento.
Lavorando più spesso nell'ambito di ordini, realizzerà, ad esempio, nel 2014 (per il Castello dei Duchi di Bretagna), una stampa per la mostra «Samurai», esperienza rinnovata nel 2016 e 2017 per le mostre Icône e Chushingura. Per l'opera «L'incisione su legno in Bretagna (1850-2000)» di Philippe Le Sturm (Ed. Coop Breizh, 2018), Béno realizza un'incisione raffigurante l'Isola vergine (o la Punta di Saint Hernot) situata tra Morgat e il Cap de la Chèvre sulla riva di Finiszon (Crozon) ; questo tipo di omaggio a Henri Rivière (1864-1951), una delle figure principali del giapponismo e della rinascita dell'incisione su legno, è stato concepito a partire da scatti fotografici presi dall'artista durante un'escursione sul GR 34 (estate 2017) e da disegni con inchiostroo cinese.Sempre sostenuto da progetti concilianti sperimentazioni e innovazioni, il progetto creativo di Benoît Varaillon, plasmato dal suo percorso e dalla passione che porta per l'arte giapponese, si inserisce sia nella tradizione artigianale che nella freschezza di una grafica contemporaneo; il suo approccio creativo si concepisce a partire da un'intenzione, un'utopia, portatrice di senso che lo impegna a produrre stampe. L'artista si è posto l'obiettivo di perpetuare i legami che uniscono le culture francese e giapponese e di diffondere una nuova visione. Inoltre, con ostinazione, desidera toccare il cuore degli uomini, quello delle nuove generazioni e portarli alla contemplazione di un mondo sensibile, delicato e ammaliante. Conoscendo la trasmissione del sapere, la pratica dell'insegnamento - come insegnante di arti applicate -, lo aiuta a strutturare il suo lavoro creativo e valorizzarlo. Béno, bisogna ovviamente precisarlo, realizza la maggior parte dei suoi utensili (conosciamo la complessità per la fabbricazione tradizionale di un baren a partire dal bambù?), trae le sue stampe per serie e le sue prove uniche (spesso variazioni, un po' alla maniera della tecnica del colore simultanea cara a Stanley William Hayter) padronanza della lucidatura (shomenzuri), goffratura (karazuri), degradazione (bokashi) o applicazione della polvere della mica (kirazuri) o delle foglie d'oro. Béno vuole continuare un lavoro in cui, prima di lui, Henri Rivière (1864-1951), il primo, si sforzò di svelare i segreti degli stampatori giapponesi durante l'Esposizione universale di Parigi, nel 1899. Entra nella tradizione degli artisti francesi «japonisti» che hanno prodotto stampe con il metodo tradizionale, e ama citare Henri Rivière, Auguste Lepère (1849-1918) come precursori, seguiti da Amédée Joyau (1872-1913), Jules Chadel (1870-1941), Adolphe Beaufrère (1876-1960), Prosper-Alphonse Isaac (1858-1924) e Geo-Fourrier (1898-1966), per una durata di 40 anni. Non perdetevi il suo sito web, in cui l'artista offre una serie di video di alta qualità che mostrano le tecniche utilizzate.
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Pas de catalogue raisonné réalisé à ce jour. Tutti i cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
Sito web :
http://www.uki-ga.com/Saperne un po' di più :
Francobollo :

Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !

Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
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