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Biografia di Agostino Bonalumi
Agostino Bonalumi nasce a Vimercate nel 1935. Studierà disegno tecnico e meccanico ed esporrà le sue prime opere nella sua città natale nel 1948 quando ha appena tredici anni. La sua prima mostra personale si tiene nel 1956 alla Galleria Totti di Milano. Nel 1958 inizia a lavorare con Enrico Castellani e Piero Manzoni, partecipa a una mostra di gruppo alla milanese Galleria Peter a cui ne seguiranno delle altre a Roma, Milano e Losanna. Partecipa alla fondazione della rivista Azimuth e alle esposizioni dell’omonima galleria. Seguendo le tracce di Luciio Fontana, il mentore del gruppo, Agostino Bonalumi inizia a sviluppare l’idea di ciò che egli chiama « pittura-oggetto ». Nel 1959, viene organizzata a Rotterdam la sua prima esposizione all’estero. L'anno seguente (1960), l'artista sarà uno dei fondatori del movimento internazionale Nuova Scuola Europea (NEE) a Losanna. Arturo Schwarz inizia a raccogliere le sue opere e agli inizi del 1965, organizza una mostra dedicata a Bonalumi nella sua galleria milanese. L'artista stringerà stretti legami con la scena artistica tedesca, come il « movimento zero » (Paesi Bassi, Germania). Sarà presente più volte alla Biennale di Venezia (1966, 1970), alla Biennale di San Paolo (1967) e alla Biennale dei Giovani Artisti a Parigi. Passa un periodo di studi e di lavoro in Africa del nord e in America, vivendo un certo periodo a New York. Agli inizi degli anni 70, Agostino Bonalumi lancia il proprio corso privato di pittura e scultura dell’ambiente. L'artista vede ormai la sua opera regolarmente presente in numerose personali e collettive (Foligno, Roma, Dortmund, Milano, Venezia, Modena, Mantova, etc). Seguiranno delle retrospettive (Torino, Bruxelles, Mosca). Agostino Bonalumi si è spento a Monza nel settembre 2013. Tre settimane dopo la sua scomparsa, alla Robilant and Voena Gallery di Londra, si è aperta la mostra « Agostino Bonalumi. Tutte le forme dello spazio 1958-1976 », la prima restrospettiva consacrata specificatamente al suo lavoro dagli anni ’50 agli anni ‘70.
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
* « Catalogo generale dell’opera di Agostino Bonalumi », 2 Vol., F. Bonalumi et Marco Meneguzzo, coll. Archivi dell'arte moderna, Ed. Skira, 2015 Tutti i cataloghi ragionatiTracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « Environment: Bonalumi, Cruz-Diez, Honegger », Ed. Museum Am Ostwall, 1968* « Agostino Bonalumi », catalogne d'exposition, Galleria Sante Moretto, 1995
* « Peripezie del dopoguerra nell'arte Italiana », Adachiara Zevi, Ed. Einaudi, 2005
* « Agostino Bonalumi: la svolta della pittura-oggetto », Luca Tommasi, Cinisello Balsamo, 2008
* « Agostino Bonalumi - The Glass of Shadows-Works from the Sixties to the Present », Silvia Pegoraro, C. Cambi, 2012
Sito web :
http://www.archiviobonalumi.com/Francobollo :
Nessuno bollo realizzato a questo giorno.Movimenti dell'arte
- + ARTE CINETICA, OP'ART / 1955-1968 / Nicolas Schöffer (Arte cibernetica), Larry Poons, Bridget Riley, ecc.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti