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Francobollo di Jean Deyrolle
francobollo fittizio
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliIn omaggio a Jean Deyrolle
Souffrant d’insuffisance rénale, Jean Deyrolle part pour le sud de la France (Toulon) pour y être soigné. Le 30 août, au cours de la vingt-neuvième séance de dialyse, il meurt subitement d’une crise cardiaque. Sous un buisson fourni de romarin, aux jeux savants de l’ombre et de la lumière d’une croix de Robert Jacobsen, Jean Deyrolle repose dans le magnifique petit cimetière de Gordes, village planté sur sa falaise dans la beauté du Lubéron. En son hommage, nous déposons une branche d’olivier auprès de cette émouvante dernière demeure.
"L'invention majeure de Jean Deyrolle est l'oblique qui autorise le mouvement au delà de la placidité du support. Le peintre préféra alors ouvrir la porte à tous, au lieu de rassembler des disciples." - Jean-Claude Lahumière, galeriste
"Avec sérinité, Deyrolle reconstruit pour lui, pour nous, un peu de ce monde invisible qu’il explore humblement." - Georges Richar, auteur du C.R. de l’oeuvre gravé
"La peinture de Deyrolle surprend par sa discrétion ; elle est d’une amitié sûre et durable, n’abuse jamais de notre faiblesse et répugne aux faux semblants." - Léon Degand, critique de la revue Art d’aujourdhui
"Etudie le monde extérieur dans ses lois et non dans ses accidents. D’autres te donneront des conseils sur le style, le sentiment. Ne les écoute pas. Il n’a pour toi qu’un style, le tien." - Paul Sérusier
"Deyrolle admirait beaucoup les gravures de Marcoussis." - Olivier Le Corneur, ami de l’artiste
"En parcourant l’oeuvre gravé de Deyrolle, on peut y découvrir, si présent, si caractéristique, “le sentiment de la nature” dans ses formes, dans son expression, dans sa logique." - Georges Richar
Note di biografia
Jean Deyrolle nasce nel 1911 a Nogent-sur-Marne, dove suo padre, medico militare, lavora nella guarnigione. La sua famiglia è bretone e si stabilisce a Vannes quando Deyrolle ha solo pochi mesi. Dopo la morte del padre, quando ha 13 anni, soggiorna a Quimper e poi a Concarneau. Il nonno è artista-pittore. Nel ’29 Deyrolle entra alla Scuola d’Arte e Pubblicità di Parigi dove studierà 3 anni; si cimenta con l’incisione e realizza le sue prime litografie e lino-incisioni. Ottenuto il diploma, abbandona la pubblicità e Parigi per ritornare a Concarneau. Comincia a dipingere e percorre la Bretagna in lungo e in largo, facendo studi di nature morte e di paesaggi.
Con una borsa di studio in mano, Deyrolle parte per il Marocco, dove, grazie a qualche esposizione, riesce a mantenersi per qualche anno. Qui ritrova la cugina ed amica d’infanzia Jeannine Guillou e fa conoscenza con il di lei compagno, Nicolas de Stael. Viaggia con loro, percorrendo il paese e dipingendo con il modello davanti. Deyrolle ritorna a Concarneau nel ’38 e dispone dell’atelier del nonno. La pittura è diventata la sua ragione di vivere. L’artista scopre l’opera di Paul Sérusier. Dopo aver smobilitato nel ’40, va spesso a Chateauneuf-du-Faou, da Madame Sérusier, per studiare i quadri e gli scritti del teorico della Scuola di Pont-Aven.
Nel ’42 Jean Deyrolle si stabilisce in un atelier parigino, atelier in rue Daguerre che manterrà per tutta la vita. Risente per un breve periodo dell’influenza di Braque e di Roger de la Fresnaye. Vede spesso Jeannine e Nicolas de Stael; a casa loro conosce André Lanskoy. L’artista prosegue con rigore ed accanimento le sue ricerche. L’incontro con César Domela lo aiuta a liberarsi progressivamente dalla figurazione.
E’ nel ’44 che l’artista sposa l’astrazione; diventa amico di Alberto Magnelli, che eserciterà una profonda influenza spirituale sull’artista, incontra Jeanne Bucher, che gli compra le sue prime opere non-figurative. Partecipa nel ’45 al Salon des Surindépendants, partecipa all’esposizione “Venti anni di pitture” presso Jeanne Bucher. L’anno seguente Deyrolle fa parte del gruppo dei pittori astratti della “seconda generazione” che si coagula intorno a Denise René (con Dewasne, Marie Raymond, Schneider e Hartung). Ben presto saranno raggiunti da Gilioli, Poliakoff e Vasarely.
Deyrolle mette a posto un atelier in un solaio di una casa quasi in rovina a Gordes; vi passerà molto tempo, raggiunto dagli amici. Una mostra personale dell’artista è organizzata a Parigi nel ’48 alla Galleria Denise René, sarà la prima di numerose altre Personali in Francia ed all’estero. Per un anno, nel ’53 Deyrolle insegnerà all’Accademia Fernand Léger. E’ in questo periodo che “la maniera” dell’artista, in piena sintesi creativa, si fa libera. Nel ’56 a Bruxelles al Palazzo delle Belle Arti si tiene la prima retrospettiva dell’artista.
Jean Deyrolle è stato professore all'accademia delle belle arti di Monaco (1959-1967). L'artista lavorerà con tenacia fino alla fine; espone, dipinge, lavora su carta, riceve dei premi, viaggia, si stabilisce definitivamente a Gordes nel ’63.
Ammalato, il suo stato di saluto si aggrava nel ’67, anno in cui muore a Tolone, dove lo stavano curando.
Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifestiCataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista :
- « Jean Deyrolle », in revue Cimaise n°7-8, juin-juillet-août 1956
- « Jean Deyrolle », catalogue d'exposition, Ed. Galerie Denise René, Paris, 1966
- « Deyrolle », L. Degand et G. Richar, Ed. Le Musée de Poche », Paris, 1974
- « Une expérience spirituelle », J. Pfeiffer, Cahiers de la Peinture, déc. 1975
- « Le long rêve de Jean Deyrolle », R. Bordier, in Cimaise, juillet 1976
- « J. D., une peinture bien tempérée », J.-P. Geay, Ed. Les Amis de J. D., Sénanque, 1977
- « Jean Deyrolle », coll., cat., Ed. Musée des Beaux-Arts de Quimper, 1979
- « J. D. : Oeuvres sur papier », Georges Richar-Rivier, Ed. Musée des B.-A., Rennes, 1984
- « Jean Deyrolle en éclats ou . . . », Georges Richar, Ed. Porte du Sud-Galarté, 1987
- « Jean Deyrolle », coll., cat., Ed. Musée des Jacobins, Morlaix, 1987
Da leggere dell'artista :
- « Entretien avec 17 peintres non-figuratifs », J. Grenier, Calmann-Lévy, 1963
- « J. D. figuration et abstraction », Assoc. Campredon Art et culture, Gordes, 1991
Sito web :
deyrolle.ifrance.com/Saperne un po' di più :
Francobollo di Jean Deyrolle
La creazione di un francobollo postale é spesso un omaggio reso da una nazione a un luogo, ad un avvenimento, a un momento storico, a un personaggio che conta. I pittori e gli altri artisti non vengono meno a questa regola. Alcuni nonostante cio' rimangono « dimenticati » dall'arte postale. Vi presentiamo, riuniti (francesi o stranieri), i francobolli emessi (206) e i semplici studi di francobolli (224 ) in omaggio agli artisti presentati nel nostro sito. Il primo francobollo francese fu creato nel 1849, l'Inghilterra ci precedette di una decina d'anni. Questa piccola forma di carta dentellata viaggia ; il francobollo naviga, vola, fa sognare, allora sogniamo un poco. M.C.
Sicuramente non conosciamo tutti i francobolli creati dai diversi artisti ; non esitate a farceli conoscere !
Tutti i francobolliIn omaggio a Jean Deyrolle
Souffrant d’insuffisance rénale, Jean Deyrolle part pour le sud de la France (Toulon) pour y être soigné. Le 30 août, au cours de la vingt-neuvième séance de dialyse, il meurt subitement d’une crise cardiaque. Sous un buisson fourni de romarin, aux jeux savants de l’ombre et de la lumière d’une croix de Robert Jacobsen, Jean Deyrolle repose dans le magnifique petit cimetière de Gordes, village planté sur sa falaise dans la beauté du Lubéron. En son hommage, nous déposons une branche d’olivier auprès de cette émouvante dernière demeure.
"L'invention majeure de Jean Deyrolle est l'oblique qui autorise le mouvement au delà de la placidité du support. Le peintre préféra alors ouvrir la porte à tous, au lieu de rassembler des disciples." - Jean-Claude Lahumière, galeriste
"Avec sérinité, Deyrolle reconstruit pour lui, pour nous, un peu de ce monde invisible qu’il explore humblement." - Georges Richar, auteur du C.R. de l’oeuvre gravé
"La peinture de Deyrolle surprend par sa discrétion ; elle est d’une amitié sûre et durable, n’abuse jamais de notre faiblesse et répugne aux faux semblants." - Léon Degand, critique de la revue Art d’aujourdhui
"Etudie le monde extérieur dans ses lois et non dans ses accidents. D’autres te donneront des conseils sur le style, le sentiment. Ne les écoute pas. Il n’a pour toi qu’un style, le tien." - Paul Sérusier
"Deyrolle admirait beaucoup les gravures de Marcoussis." - Olivier Le Corneur, ami de l’artiste
"En parcourant l’oeuvre gravé de Deyrolle, on peut y découvrir, si présent, si caractéristique, “le sentiment de la nature” dans ses formes, dans son expression, dans sa logique." - Georges Richar
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I movimenti dell'Arte
Vedere e scoprire
Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.
Questa pagina permetterà certamente ad alcuni uni fra voi di mettere un'immagine su un titolo o l'inverso, ad altri semplicemente di scoprire un po'più sull'opera di tale o tale artista, o semplicemente per il piacere degli occhi !