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Hella Guth

"All’inizio degli anni 50 ogni pittore aveva bisogno di vivere a Parigi."

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Note di biografia

Hella Guth nasce nel 1912 vicino a Karlsbad, (Boemia / Cecoslovacchia). E’ allieva della Scuola di Arti Applicate di Vienna e poi dell’Accademia di Belle Arti di Praga. Vi studia non soltanto il disegno e la pittura, ma anche le arti grafiche (in particolare la tecnica dell'incisione su legno). Negli anni 30, Hella Guth collabora con le sue illustrazioni a diverse riviste praghesi. Il giovane artista realizza anche (1933) una serie di legno inciso per “l'Opéra de quat'sous„ di Brecht; il suo lavoro sull'argomento, pubblicato a sue spese, è apprezzato.
Poco dopo che i nazisti hanno preso il potere in Germania (1933), Hella Guth organizza manifestazioni di sostegno ai profughi; pubblica una serie di cartoline di protesta e collabora con il giornale satirico anti-fasciste “Simplikus„. Hella Guth raggiunto la truppa di teatro tedesco in esilio “studio 34„, che concepisce manifesti e decorazioni, non che esitano a partecipare all'avventura montando sulla scena. Essendo la Cecoslovacchia invasa dai nazisti nel 1939, deve fuggire il suo paese. Un tempo in Polonia, parte per l'Inghilterra.
Si sposa con il praghese Franck Popper, teorico dell’arte, critico e commissario d’esposizioni. Insieme e dopo aver vissuto in più città, Vienna, Londra, Roma, si stabiliscono a Parigi nel ’51. Hella Guth sente prepotentemente il bisogno di immergersi nell’atmosfera della capitale francese, in un ambiente artistico che lei giudica in ebollizione permanente e di grande stimolo intellettuale. Quanto a Popper, lui si interessa all’estetica ed in particolare alle tematiche del movimento nell’arte (la Cinetica).
Hella Guth ha esposto una prima volta, all’Istituto Ceco, fin dal ’43 quando viveva a Londra; la sua pittura, ancora figurativa, mostra già una inclinazione surrealista. A Parigi l’artista abbandona definitivamente il figurativo. Dal ’54 al ’59 espone le sue tele al Salon des Réalités Nouvelles. Hella Guth riunione numerosi artisti, come Sonia Delaunay, Marcelle Cahn o Nicolas Schöffer. I suoi amici sono i surrealisti dell’epoca, con i quali lei interagisce costantemente. In questo periodo l’artista è particolarmente attiva. Ecco una critica della sua pittura: “dei piani di colore caldi, piacevolmente articolati ed accentuati da tracce lineari dritte”.
Si noterà che nel 1958, con altri pittori e scrittori l’artista partecipa alla fondazione del Salone d’Arte di Crest. Il museo ebreo di Praga (Galleria Robert Guttmann) ha organizzato una grande esposizione della sua opera nel 2008.
Hella Guth si spegne nel 1992 a Parigi.

Manifestamente artisti

L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.

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Cataloghi ragionati

Cataloghi ragionati
Non réalisé à ce jour. Tutti cataloghi ragionati

Tracce bibliografiche

Da leggere sull'artista :
  • « H. G. », in journal satirique anti-fasciste Simplikus, 20, Der Simpl V., 1935
  • « H. Guth », in catalogues Salon des Réalités Nouvelles, n°8 à 13, 1954 à 1959
  • « Dictionnaire de la peinture abstraite », Michel Seuphor, 1957
  • « Irmelin Lebeer et H. Guth » in Chroniques de l’art vivant, Ed. A. Maeght 1971
  • « H. Guth, Malerei aus 5 Jarhzehnten », I. Below, cat.., Gal. Sfeir-Semler, Kiel, 1989
  • « Ich bin nicht ich wenn ich sehe », Theresa Georgen et autres, Berlin, 1991
  • « Exilforschung 10. Künste im Exil », Claus-Dieter Krohn, Ed. Text & Kritik, jan. 1992
  • « Zum Tod von H. Guth », Feministische studien, Revue, Inhaltsverzeichnis, 1993
  • « Hella Guth (1908-1992), Arbeiten auf Papier », Ausstellungskatalog Aachen 1998
  • « Hella Guth, Dissolved figures », Jewish Museum, Gal. Robert Guttmann, Prague, 2008
Da leggere dell'artista :
  • Pas d'ouvrage ou de catalogue référencé.
Sito web :
Aucun site internet dédié à cet artiste.

Saperne un po' di più :


Movimenti dell'arte

+ SURREALISMO / 1924-1969 / Marcel Duchamp, Dora Maar, Kurt Schwitters, Taro Okamoto, Antonio Berni, ecc.
+ NUOVE REALTA / 1946-1956 / Etienne Béothy, Marcelle Cahn, ecc.
I movimenti dell'Arte

Vedere e scoprire

Oltre alle opere attualmente in stock, mi è sembrato utile di darli a vedere o conoscere altre opere degli artisti rappresentati nella galleria. Queste parti, oggi vendute o ritirata della vendita, sono state nello stock della galleria in un passato recente.

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