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Artista minimalista e concettuale, Sol LeWitt nasce nel 1928 a Hartford (Connecticut) negli Stati Uniti. Studente all'Università di Siracusa, in gioventù viaggia in Europa dove si familiarizza con i maestri della pittura. Negli anni 50 risiede a New-York, fa il grafico per il giornale « Seventeen » e lavora al banco accoglienza del Museum of Modern Art. Dal 1966, partecipa a numerose esposizioni di rilievo di arte minimalista e...
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Biographie de Sol Lewitt
Artista minimalista e concettuale, Sol LeWitt nasce nel 1928 a Hartford (Connecticut) negli Stati Uniti. Studente all'Università di Siracusa, in gioventù viaggia in Europa dove si familiarizza con i maestri della pittura. Negli anni 50 risiede a New-York, fa il grafico per il giornale « Seventeen » e lavora al banco accoglienza del Museum of Modern Art. Dal 1966, partecipa a numerose esposizioni di rilievo di arte minimalista e concettuale. Nel 1967, scrive « Paragraphs of Conceptual Art », testo fondamentale sull'arte concettuale. L'artista enunzia qui il postulato di tutto il suo lavoro futuro: l'opera non è che l'illustrazione di un'idea, nè i dettagli materiali, nè i limiti nello spazio hanno alcuna importanza. Sol LeWitt è famoso per le sue « strutture » (termine impiegato dall'artista per designare le sue sculture) in cui l'elemento di base è un cubo che egli mette in gioco secondo una moltitudine di combinazioni; l'artista vuole così riappropriarsi della nozione di logica razionale. E' anche l'autore di numerosi disegni, alcuni dei quali sono realizzati direttamente sui muri. La sua prima retrospettiva è stata organizzata negli anni 78-79 al Museum of Modern Art di New-York. Sol LeWitt muore a New-York nel 2007.
Vedere e scoprire
Le opere presentate qui non sono alla vendita.
Cataloghi ragionati
Cataloghi ragionati
* "Prints 1947-2006", Barbara Krakow, Gallery Barbara Krakow, Boston, 2011Tracce bibliografiche
Da leggere sull'artista o dell'artista :
* « Alinéas sur l'art conceptuel », Sol LeWitt, traduit de Paragraphs on Conceptual Art considéré comme le premier manifeste de l'art conceptuel, 1967* « Sol LeWitt. Venti forme derivate da un cubo (Twenty Forms Derived from a Cube) », Sol Le Witt, Catalogue d'exposition, Ed. Galleria Ugo Ferranti, 1982
* « Sol Lewitt: Walldrawings », Carl Haenlein, Ed. Kestner-Gesellschaft, 1988
* « Art minimal & conceptuel », Ghislain Mollet-Viéville, Ed. Skira, Genève, 1995
* « Sol LeWitt », Ann Hindry, Ed. Les Editions du Regard, 1995
* « Art conceptuel », Daniel Marzona, Ed.Taschen, 2005
* « Sol Lewitt : Structures, 1965-2006 », Nicolas Baume, Ed. Yale University Press, 2012
* « Sol LeWitt », Béatrice Gross, Catalogue d'exposition, Ed. Centre Pompidou-Metz, 2012
Sito web :
http://www.sollewittprints.org/introductionSaperne un po' di più :
Francobollo :
Movimenti dell'arte
- + ARTE CONCETTUALE / 1965-1980 / Robert Barry, Mel Bochner, Ian Hamilton Finlay, Hanne Darboven, Ilya Kabakov, ecc.
- + MINIMALISMO / 1962-1980 / Ad Reinhadt, Robert Morris, Donald Judd, Dan Flavin, Carl André, Richard Tuttle, Robert Ryman, Alan Charlton, ecc.
Valutazione - Mediazione
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Manifestamente artisti
L'arte e gli artisti si mettono in mostra : manifesti, gallerie, musei, esposizioni personali o collettive. Sui muri o nelle vetrine, sagge o ribelli, i manifesti avvertono, commentano, mostrano. Alcuni sono stati composti da un artista in occasione di un avvenimento particolare, altri, austeri, non hanno che la lettera.Alcuni sono stati creati con la tecnica litografica, la maggior parte sono delle semplici riproduzioni offset. Numeroso sono quelli che amano collezionare questi rettangoli d'arte, su carta lucida o opaca, monocrome o con differenti colori, con molte parole o quasi mute. Vi presentiamo riuniti qui di seguito i manifesti (francesi e stranieri) in omaggio agli artisti presenti sul nostro sito (327 ). Tra questi ultimi, alcuni non hanno ancora il « loro manifesto », che viene quindi sostituito da un catalogo d'esposizione o da una rivista. Siamo felici di poter rendere omaggio, grazie a questa rubrica, alcune gallerie mitiche come Denise René, Louis Carré, Claude Bernard, Berheim Jeune, Maeght, Pierre Loeb e moltre altre ancora.
Tutti i manifesti